giovedì 28 maggio 2020

RIPRENDIAMOCI LE PIAZZE VERSO IL 6 GIUGNO UNIAMO LE INIZIATIVE DENTRO E FUORI I POSTI DI LAVORO CONTRO PADRONI E GOVERNO SENZA DIMENTICARCI DEI LORO SERVI


RIPRENDIAMOCI LE PIAZZE VERSO IL 6 GIUGNO
UNIAMO LE INIZIATIVE DENTRO E FUORI I POSTI DI LAVORO
CONTRO PADRONI E GOVERNO SENZA DIMENTICARCI DEI LORO SERVI



















La pesante ristrutturazione di una fabbrica, Sab/Il Tricolore, dopo anni di sfruttamento, per 100 operai fatti passare per soci lavoratori, attraverso più cooperative, sfruttati sottopagati maltrattati, senza sostanziali diritti compreso una tutela reale contro i licenziamenti, che di fatto vengono inflitti attraverso i cambi appalto,
è diventata l’occasione, davanti alla sede Cgil d Bergamo, per mobilitare operai e delegati di diverse fabbriche tutte passate per la stessa sorte: quando il padrone è in difficoltà chiama la Cgil (anche Cisl e Uil) per
sottoscrivere accordi bidone. Si tratta di un passaggio chiave: non può reggere una vertenza, lo stesso scontro generale ne ha bisogno, senza attrezzare la lotta, la conscenza dei lavoratori, con questa verità sulla natura e ruolo dei confederali.
Questi accordi, nella maggior parte dei casi, nelle mani dei confederali diventano un segreto di stato. Importante è stata la lotta delle operaie della Montello escluse dal cambio appalto per ritorsione nel 2018 che per tre giorni hanno presidiato la sede Cgil, per avere copia del loro accordo di cambio appalto. Lotta poi finita, dopo 40 giorni, con il rientro in fabbrica di tutte e 17 le operaie.
Anche oggi per Sab/Il Tricolore si ripresenta la stessa dinamica. L’azienda contro cui pende un ricorso per appalto illecito (fermo in tribunale dal 6 marzo, altro effetto che i lavoratori stanno pagando), con tempi calcolatissimi ha interrotto l’appalto il 31.03.20 mentre all’oscuro dei lavoratori firmava un accordo il 27.02.2020 che è diventato il perno della loro esclusione dal nuovo cambio appalto. Fatto senza il consenso, senza che fosse a conoscenza e che venisse distribuito agli operai.
Con l’emergenza contagio, gli operai sono stati posti in Cig covid 19, con una evidente forzatura dilatando i tempi.
Una vertenza aperta e ancora tutta da combattere, nel cuore del sistema delle fabbriche di insalata di IV gamma, che da mesi stanno imponendo un peggioramento generale salariale e normativo, usando la leva dei cambi appalti.

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