RIPRENDIAMOCI
LE PIAZZE VERSO IL 6 GIUGNO
UNIAMO
LE INIZIATIVE DENTRO E FUORI I POSTI DI LAVORO
CONTRO
PADRONI E GOVERNO SENZA DIMENTICARCI DEI LORO SERVI
La pesante
ristrutturazione di una fabbrica, Sab/Il Tricolore, dopo anni di
sfruttamento, per 100 operai fatti passare per soci lavoratori,
attraverso più cooperative, sfruttati sottopagati maltrattati, senza
sostanziali diritti compreso una tutela reale contro i licenziamenti,
che di fatto vengono inflitti attraverso i cambi appalto,
è diventata
l’occasione, davanti alla sede Cgil d Bergamo, per mobilitare
operai e delegati di diverse fabbriche tutte passate per la stessa
sorte: quando il padrone è in difficoltà chiama la Cgil (anche Cisl
e Uil) per
sottoscrivere accordi bidone. Si tratta di un
passaggio chiave: non può reggere una vertenza, lo stesso
scontro generale ne ha bisogno, senza
attrezzare la lotta, la conscenza dei lavoratori, con questa verità sulla natura e ruolo
dei confederali.
Questi accordi,
nella maggior parte dei casi, nelle mani dei confederali diventano un
segreto di stato. Importante è stata la lotta delle operaie della
Montello escluse dal cambio appalto per ritorsione nel 2018 che per
tre giorni hanno presidiato la sede Cgil, per avere copia del loro
accordo di cambio appalto. Lotta poi finita, dopo 40 giorni, con il
rientro in fabbrica di tutte e 17 le operaie.
Anche oggi per
Sab/Il Tricolore si ripresenta la stessa dinamica. L’azienda contro
cui pende un ricorso per appalto illecito (fermo in tribunale dal 6
marzo, altro effetto che i lavoratori stanno pagando), con tempi
calcolatissimi ha interrotto l’appalto il 31.03.20 mentre
all’oscuro dei lavoratori firmava un accordo il 27.02.2020 che è
diventato il perno della loro esclusione dal nuovo cambio appalto.
Fatto senza il consenso, senza che fosse a conoscenza e che venisse
distribuito agli operai.
Con l’emergenza
contagio, gli operai sono stati posti in Cig covid 19, con una
evidente forzatura dilatando i tempi.
Una vertenza aperta
e ancora tutta da combattere, nel cuore del sistema delle fabbriche
di insalata di IV gamma, che da mesi stanno imponendo un
peggioramento generale salariale e normativo, usando la leva dei
cambi appalti.
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