Il 16 di Gennaio a Roma si è svolto
al ministero dell' istruzione l'incontro programmato tra i sindacati
confederali e il MIUR per la vertenza nazionale dei 24.000
lavoratori ex lsu e appalti storici delle pulizie nelle scuole statali.
Di seguito pubblichiamo il
comunicato ufficiale:
"Si è
svolto questa mattina al ministero dell'Istruzione il programmato incontro con
le segreterie generali dei sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti
finalizzato alla risoluzione della complicata vertenza che ha coinvolto i
24.000 addetti Ex Lsu dei servizi in appalto di pulizia delle scuole per i
quali la Legge di Stabilità ha garantito la copertura economica fino al 28
febbraio 2014. I sindacati in particolare hanno sottolineato l'urgenza di
prevedere l'aumento delle risorse da destinare per assicurare l'erogazione del
servizio, attualmente stabilite in 290 mila euro rispetto ai 440 mila necessari
per il mantenimento occupazionale e di reddito nonchè per gli interventi di
sostegno al reddito già drasticamente ridotti del 25% in seguito all'attuazione
dagli interventi di spending review varati dai governi che si sono succeduti
negli anni.
Tra le
proposte sindacali anche quella della proroga del servizio almeno fino al 30
giugno 2014 con la possibilità di prevedere la ricollocazione di una parte
degli addetti presso gli enti locali favorendo una riduzione del bacino
occupazionale del settore dei servizi ed individuando nel contempo, attraverso
il ricorso agli ammortizzatori sociali, il percorso per l'avvio al
pensionamento di coloro che possiedono i requisiti per il raggiungimento della
pensione di vecchiaia. Il Miur, riservandosi di valutare le proposte
presentate, - si legge in una nota del sindacato - ha riconvocato i sindacati
già per la prossima settimana ed ha formalmente annunciato l'attivazione del
tavolo interministeriale con il coinvolgimento anche dei dicasteri del Lavoro e
dell'Economia e Finanze".
“La Legge di
Stabilità ha limitato solo fino al 28 febbraio le garanzie sull'erogazione di
un servizio essenziale che tutela la salubrità innanzitutto di chi opera e di
chi frequenta gli istituti scolastici - ha dichiarato il segretario generale
della Fisascat Pierangelo Raineri che ha anche sottolineato l'urgenza di
prevedere, in carenza di risorse, “la possibilità di intraprendere percorsi
alternativi ai licenziamenti a cominciare dalla ricollocazione negli enti
locali degli addetti del settore peraltro già stabilizzati alla fine degli anni
'90”. “Le nostre perplessità riguardano anche la qualità dei servizi di pulizia
in appalto erogati, considerato che il bando di gara ha privilegiato il
criterio del massimo ribasso come anche denunciato dalla stampa nei giorni
scorsi - ha concluso Raineri - Il nostro auspicio è che il tavolo
interministeriale sappia individuare una soluzione per il mantenimento
occupazionale e del reddito dei lavoratori e per garantire l'erogazione dei
servizi di pulizia scolastici”.
La vertenza
che ormai si trascina da mesi ancora, quindi, non trova una soluzione
definitiva.
I sindacati
confederali ne hanno una grossa responsabilità e come al solito
chiedono la miseria per tutti. Qualche giorno fa ad un interrogazione
parlamentare di un deputato 5 stelle, il ministro Carrozza rispondeva che
le casse sono vuote e che la proroga di 2 mesi dei contratti in essere,
ottenuta dopo la manifestazione a Roma del 12 dicembre sfociata in scontri con
la polizia che al solito ha manganellato i lavoratori che
protestavano per il diritto al lavoro e a un salario dignitoso, era stata
finanziata prendendo i soldi destinati per le supplenze .
Adesso è
saltato fuori questo ennesimo tavolo interministeriale.
La richiesta
dei confederali di ricollocazione negli enti locali è ridicola, in
Puglia la situazione in queste realtà è già particolarmente critica,
a Taranto, e non solo, le casse COMUNALI sono vuote da tempo, la
disoccupazione sfiora il 50% e gli appalti che gestisce il comune sono tutti al
ribasso.
A Taranto
dal 2007 le lavoratrici e i lavoratori della DUSSMANN, vincitrice
e unica ditta a gareggiare per l'appalto nel 2013
aggiudicandosi anche buona parte del meridione, stanno già
con una riduzione dell'orario del 50%, con 2 ore al giorno di lavoro
integrate per altre 2 ore dalla cig in deroga; cig che proprio il governo
Letta da questo anno ne ha ridotto l'erogazione a 8 mesi
per quest'anno 2014, a 6 mesi per il 2015 e eliminazione totale nel 2016.
Ora queste lavoratrici e lavoratori, con i tagli che vanno dal 60 al 90%,
rischiano di lavorare meno di un'ora al giorno.
A questo si
aggiunga il fatto che sulle procedure della Consip, l'ente del ministero
dell'economia che ha indetto le gare d'appalto, da un servizio della
Gabanelli su Report, sono emerse illegalità e imbrogli:
la
Manutencoop che si è aggiudicata la gara al massimo ribasso del 60% in
Toscana, Umbria, Friuli, V.Giulia e Veneto ha sganciato assegni milionari
al PD e alle campagne elettorali dei suoi sindaci, deputati e senatori;
tra i
finanziatori delle primarie di Renzi troviamo la società di Alfredo Romeo, la
Isvafim con 60.000 euro finanziati, questi è stato condannato in secondo
grado per corruzione in concorso e turbativa d'asta dalla corte di appello di
Napoli con l'accusa di strette relazioni con influenti uomini politici che
garantirebbero un occhio di riguardo per l'aggiudicazione di alcune gare
d'appalto.
Per i
vergognosi tagli del governo e per i loro imbrogli i lavoratori pagheranno con
un ulteriore immiserimento delle loro condizioni di vita. I ricchi sempre
più ricchi e i poveri sempre più poveri, sfruttati, ricattati. Così ci vuole il
capitalismo.
Ma la
miseria e l'ingiustizia sociale alimentano la ribellione. In tutte
le province interessate gli operai si uniscono per organizzare
la rivolta, uniti contro il governo dei padroni.
Fiorella
Masci Rsa Slai Cobas per il sindacato di classe
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