Ilva, le fabbriche a chi garantirà unità del gruppo e
lavoro
Le parole del commissario di governo Carrubba
allontanano lo spettro dello "spezzatino", con la cessione separata
degli stabilimenti Ilva. Per l'impianto di Novi in arrivo fondi per le
dotazioni di sicurezza e per le opere di manutenzione
NOVI LIGURE
Corrado Carrubba non ha dato certezze, ma se non altro
ha dato molte speranze per il futuro dello stabilimento Ilva di Novi Ligure.
Ieri pomeriggio, incontrando il sindaco Rocchino Muliere, la giunta comunale e
i capigruppo consiliari, il commissario di governo ha fatto il punto sulla
procedura di cessione della più grande azienda siderurgica italiana:
"Nella valutazione delle offerte pervenute sarà data la priorità a quelle
che garantiranno l’unitarietà del gruppo". Vale a dire a chi vorrà
acquisire tutti gli stabilimenti: Taranto, Genova, Novi Ligure e Racconigi i
principali.
Sembra allontanarsi dunque l’ipotesi dello “spezzatino”,
l’acquisizione separata di singoli siti produttivi, che sarebbe stata nefasta
anche sotto il profilo dell’occupazione. E proprio il mantenimento dei livelli
occupazionali sarà il secondo dei criteri con cui il governo valuterà le
offerte di acquisizione del gruppo Ilva.
Sempre ieri, Carrubba è nominato commissario a gennaio
del 2015 insieme a Piero Gnudi ed Enrico Laghi che ha visitato la fabbrica
novese incontrando la dirigenza e le rappresentanze dei lavoratori. Carrubba ha
fatto sapere di considerare lo stabilimento di Novi il "gioiello" del
gruppo Ilva, vuoi per gli ingenti investimenti che nel corso degli anni sono
stati fatti per l’ammodernamento degli impianti, vuoi per la qualità del
prodotto finale che esce dai reparti. Il commissario ha garantito che una parte
dei 300 milioni stanziati dal governo per l’Ilva saranno impiegati nello
stabilimento novese, per aumentare i livelli di sicurezza ed eseguire le opere
di manutenzione di cui i sindacati lamentano la carenza.
16/03/2016
Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info
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