mercoledì 2 marzo 2016

2 marzo - La "buona scuola" è quasi una caserma. Insegnanti trasformati in sceriffi



Direttiva del ministero 02 marzo 2016
Scuole in gita, i prof trasformati in “agenti”
Riccardo Porcù


Genova - UN po’ insegnanti e un po' meccanici, codice della strada alla mano e licenza di chiedere patente e libretto. Questa primavera prima di partire verso le Cinque Terre, Firenze, Milano o Venezia, i ragazzi delle scuole dovranno aspettare l'ok del loro professore, controllore improvvisato della sicurezza del pullman per la gita di istruzione. Non solo la responsabilità di gestire decine di giovani galvanizzati dal viaggio, ora anche compiti di verifica delle dotazioni del pullman, un “check-up” di gomme, fari, documenti. Tutto previsto dalla circolare emanata un mese fa dal Ministero dell'istruzione e proprio in questi giorni diffusa in tutti gli istituti, nella delicata fase di organizzazione di viaggi e gite di istruzione. Ai dirigenti l'invito a “porre attenzione” alle aziende a cui affidare i ragazzi per le gite, mettere da parte l'aspetto economico e pensare alla tutela degli alunni. Ma soprattutto la metamorfosi dell'accompagnatore in controllore a tutto campo. A bordo del pullman, infatti, la storia non cambia. I professori dovranno tenere a bada sia i gruppi di ragazzi sia l'autista. Verificare che non beva nemmeno una goccia di alcol, non si distragga al cellulare, utilizzi tutti gli strumenti per la sicurezza, le pause e le ore di riposo giornaliere, quasi un altro alunno da tenere d'occhio.
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