martedì 22 marzo 2016

22 marzo - Morti operaie in Lombardia



Morti sul lavoro in Lombardia: camionista schiacciato da un tubo, operaio cade in una roggia
L'autotrasportatore ucciso mentre stava scaricando materiale in una ditta del Bergamasco. Il corpo del secondo lavoratore trovato senza vita nella roggia che stava dragando nel Bresciano


21 marzo 2016





Due incidenti mortali sul lavoro tra la provincia di Bergamo e quella di Brescia. Il primo dramma a Stezzano (Bergamo) dove un camionista di 60 anni è morto mentre si trovava in una ditta dove era arrivato per consegnare il suo carico di pesanti tubi di ferro. Uno di questi si è sganciato dagli altri sul tir ed è precipitato addosso all'autista che stava iniziando le operazioni di scarico.



L'uomo aveva parcheggiato il mezzo nel piazzale di una ditta di via Guzzaniga, quando è stato travolto dal tubo che lo ha ucciso all'istante. Vani i soccorsi del 118, allertato dalle altre persone presenti in quel momento in azienda. Sul posto anche i carabinieri, il personale dell'Asl e i vigili del fuoco.
Il secondo incidente a Rudiano, nel Bresciano. Felice Pezzali, operaio di 54 anni residente nel Cremonese, è morto annegato mentre stava dragando il fondo di una roggia irrigua, a bordo di un'imbarcazione. Il battello sul quale lavorava si è incastrato contro un ponte in cemento e, per cause ancora d'accertare, forse per un violento trauma cranico oppure per un malore, l'uomo è caduto in acqua. Il corpo senza vita è stato trovato sotto il ponte riverso tra l'acqua e la roggia. Le cause che l'hanno determinato sono al vaglio dei carabinieri della compagnia di Chiari (Brescia), che per il momento inquadrano l'episodio come un infortunio sul lavoro. In assenza di elementi certi, che verranno forniti solo dall'autopsia, al momento si ragiona solo per ipotesi. La prima è che l'operaio abbia sbattuto la testa contro il ponticello, e che a risultargli fatale sia stata proprio la gravità del trauma. La seconda, altrettanto accreditata, è che l'operaio, stordito dal trauma, sia caduto in acqua, morendo annegato. La terza è che il decesso sia sopraggiunto in seguito a un malore, che avrebbe colpito Pezzali mentre si trovava a bordo della draga. Pezzali, operaio esperto, aveva già eseguito interventi del genere e conosceva i pericoli che può riservare la navigazione di piccole rogge come quella di Rudiano.


Nessun commento:

Posta un commento