sabato 27 giugno 2015

27 giugno - Protesta a Palermo contro il governo Renzi e il ddl sulla "buona scuola", i licenziamenti, la precarietà, la disoccupazione...





 Dopo l'approvazione al senato del ddl "buona scuola", con la fiducia posta in modo fascista da Renzi, non si è fatta attendere di certo la protesta nelle piazze italiane. Palermo non è stata da meno.
Il circolo di proletari comunisti e lo slai cobas per il sindacato di classe, insieme ai lavoratori della scuola, precari assistenti ai disabili e giovani  hanno preso parte alla protesta di piazza contro il governo Renzi della distruzione della scuola pubblica, della disoccupazione, della precarietà dilagante, guerrafondaio e razzista, svoltasi davanti il Teatro Massimo.

 Occasione è stata la tre giorni del Festival del lavoro patrocinato da Camera dei Deputati, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Comune di Palermo.

Venire a parlare di lavoro in Sicilia, regione con i più alti tassi di disoccupazione giovanile e non, ci è sembrato davvero troppo e non ci siamo fatti scappare l'opportunità di attaccare il governo su più fronti. 


Come sempre chi si ribella deve avere a che fare con le “forze dell'ordine” sempre lì pronte a minacciare denunce o avvicinarsi con fare                                                                                       minaccioso cercando di intimidire invano i lavoratori dello Slai e i compagni del circolo, cui si voleva impedire di scendere dal marciapiede verso la piazza, i quali hanno denunciato come alle emergenze sociali e alle istanze delle masse, vedi il mondo della scuola, il governo risponde con la repressione in varie forme "ma non sarà questa a frenare la nostra ribellione e lotta giusta e legittima"                                                                             


La passerella istituzionale, che ha visto tantissime défaillance (vedi Poletti che ha parlato in video conferenza, la Giannini che ha disertato l'appuntamento...la vigliaccheria di questi politici borghesi non limiti!) accompagnata puntualmente da slogan quali: “buffone, buffone”, è stata anche occasione di intercettare e fermare invece la prefetta di Palermo Cannizzo" verso cui le lavoratrici e i lavoratori si sono avvicinati con bandiere e cartelli, subito circondati dalla digos allarmata, per dirle che si voleva interloquire con lei... la prefetta, nonostante gli agenti in borghese  la circondavano, si è fermata e dinanzi alla denuncia dei lavoratori ha dato un appuntamento immediato in prefettura.
In particolare, per i precari assistenti ai disabili la cui condizione lavorativa è grave ora che è finita la scuola, le province sono al dissesto finanziario e la riforma della "buona scuola" non contempla nulla in questo senso per gli studenti disabili




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