Eternit bis, Guariniello "distrugge" il ne
bis in idem
La replica della procura nell'udienza davanti al Gup
di Torino. Martedì prossimo tocca ancora alla difesa
TORINO - "Il procuratore Raffaele Giariniello e
il pubblico ministero Gianfranco Colace oggi hanno rimesso in discussione
nuovamente il processo con una esposizione precisa e documentata, adesso
dovremo attendere la prossima settimana, con una breve replica della difesa,
poi il giudice deciderà quanto emettere l'ordinanza, comunque non oltre la metà
di luglio". Bruno Pesce, coordinatore di Afeva testimonia con queste poche
battute quanto è avvenuto nella udienza preliminare che si è svolta in
mattinata davanti al Gup del Tribunale di Torino, dopo che nell'udienza
precedente gli avvocati Alleva (soprattutto) e Di Astolfo avevano duramente
criticato l'impianto accusatorio, evidenziando come si tratti di un ne bis in
idem. In sostanza si chiederebbe al giudice dell'udenza preliminare di valutare
l'ipotesi di rinvio a giudizio di Stephan Schmidheiny per fatti analoghi a
quelli per i quali non può più venire giudicato. E a sostegno della sua tesi
"demolitoria" Giariniello ha citato proprio la sentenza di Cassazione
che aveva dichiarato il non doversi procedere nei confronti del plurimilionario
svizzero in quanto il reato era prescritto. La prossima udienza si terrà
martedì prossimo davanti al Gup di Torino, Nell'occasiione ci sarà un
intervento della difesa, poi, probabilmente, il gup tratterrà la causa per la
decisione.
11/06/2015
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