IL 19 GIUGNO
SCENDIAMO IN PIAZZA CONTRO IL MODERNO FASCISMO, LO STATO DI POLIZIA E LA
REPRESSIONE DELLE LOTTE SOCIALI
Nella
giornata internazionale del prigioniero politico rivoluzionario nelle carceri
dell’imperialismo, compreso quello italiano, anche una delegazione di
lavoratrici ed ex puliziere/pulizieri del Policlinico in lotta per il lavoro,
aderenti allo SLAI Cobas s.c., scenderà in piazza per dire BASTA alla
repressione delle lotte sociali, alle multe, ai fogli di via,
agli obblighi di firma, alle diffide, ai processi, alla
criminalizzazione, agli arresti delle avanguardie di lotta, alle
torture!
Ma anche per
dire basta al fascismo padronale e aziendale, alla repressione, con
trasferimenti forzati, ricatti, provvedimenti
disciplinari,sospensioni, controlli diretti
e persecuzione dei lavoratori, dalle fabbriche al pubblico impiego.
In questi
anni e soprattutto in questi ultimi tempi, anche le compagne/compagni, le
avanguardie di lotta e i lavoratori, i precari, i disoccupati, dello SLAI Cobas
s.c., da Bergamo a Milano, da Taranto a Palermo, a L'Aquila, hanno potuto
constatare sulla propria pelle l’avanzata del moderno fascismo e dello stato di
polizia.
A Palermo,
dal coordinatore provinciale SLAI Cobas s.c., a cui alcuni mesi fa era stato
dato il foglio di via da Niscemi, per essersi opposto al MUOS ed
avere partecipato alle manifestazioni di
Niscemi ( indagato inoltre, alcuni anni fa, addirittura
con l’accusa di terrorismo), alla coordinatrice delle
coop. sociali in lotta e del Mfpr, a cui vengono appioppate multe su multe per
blocco stradale e, di recente, anche una condanna penale, commutata
in ammenda, per avere organizzato un sit- in di protesta, al grido “se toccano
una toccano tutte”, davanti la direzione generale del Policlinico contro la
repressione ed il maschilismo, da parte dei vertici aziendali, verso la
lavoratrice e dirigente dello SLAI Cobas s.c. Policlinico.
Ma anche
quest’ultima di certo non scherza… infatti, in due anni, si è
beccata ben 5 provvedimenti disciplinari, di cui due aventi richiesta di
licenziamento da parte dell’azienda ( 2 provvedimenti
con sospensione dello stipendio, e tre giustamente archiviati), per
avere contrastato a 360 gradi la scellerata e dittatoriale politica
dell’amministrazione del Policlinico, che colpisce pesantemente lavoratrici e
lavoratori.
A questo si
aggiungono due denunce penali da parte di due sindacati concertativi
dell’azienda (Fials, vinta però dalla compagna SLAI Cobas s.c.; e
snals, ancora in corso), per diffamazione a mezzo stampa, più 4 denunce penali
con l’accusa di adunata sediziosa ,scontri con le forze
dell’ordine, e l’ultima, in ordine di tempo, quella relativa al
sit-in tenuto al Policlinico, in cui è coimputata la coordinatrice di cui
sopra.
Ma come
abbiamo più volte ribadito, la repressione, che avanza doppiamente contro le
donne, ma che lungi dal fermarne la lotta, alimenta la ribellione! E
soprattutto per le donne è una ragione in più per scatenarne la
furia rivoluzionaria per spazzare via questo marcio e disumano sistema e la sua
classe dominate che usa l’apparato statale per mantenere il proprio potere
e la propria ricchezza, per controllare, reprimere e schiacciare la classe
operaia, i lavoratori, i disoccupati, i giovani, le donne, le masse
popolari, e ancor più le avanguardie politiche e rivoluzionarie.
SE LOTTARE
PER IL LAVORO, I DIRITTI, LA DIGNITA’ UMANA E UN MONDO MIGLIORE, VUOL DIRE
ESSERE CRIMINALI, ALLORA VOGLIAMO ESSERE TUTTE/TUTTI CRIMINALI!
Ma i veri
criminali sono lo stato, i governi della borghesia, le istituzioni, i padroni,
che con la complicità dei sindacati di regime, devastano ogni giorno di più la
vita dei proletari e delle masse popolari, negando loro anche i più elementari
e fondamentali diritti, quali il lavoro, il reddito, la casa, la pensione, i
servizi, la scuola, la sanità, la libertà sindacale ecc. .
Contro
questa guerra scatenata contro le classe più povere e maggiormente contro le
donne/proletarie, è urgente non solo rafforzare e sviluppare la lotta, ma anche
organizzarsi ed attrezzarsi al livello di massa, sia localmente che
nazionalmente.
In tal
senso, le lavoratrici e le ex puliziere SLAI Cobas s.c. del Policlinico fanno
appello soprattutto alle donne.
Lavoratrici
ed ex puliziere SLAI Cobas s.c. –Policlinico
Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento