martedì 23 giugno 2015

23 giugno - 29 Giugno 2009, 29 Giugno 2015 Strage di Viareggio, l'ennesima senza giustizia



VIAREGGIO: LUNEDI’ 29 GIUGNO: GIORNATA DELLA MEMORIA E DELLA SOLIDARIETA’



PER IL SESTO ANNIVERSARIO DELLA STRAGE ANNUNCIATA
Del 29 giugno 2009 siamo ancora qui a ricordarvi...
Il 20 maggio scorso avevamo invitato il Giudice del lavoro Nannipieri e quelli di Firenze (Giovanni Bronzini, Gaetano Schiavone e Simonetta Liscio), all’udienza per la strage ferroviaria di Viareggio, in cui è stato ascoltato come testimone Marco Piagentini (che ha perso i figli Luca e Lorenzo di 2 e 4 anni e la moglie Stefania).
L’udienza è stata l’occasione per ascoltare dalla voce di Marco cosa accadde quella maledetta notte. Marco, ustionato nel 90% del corpo, è rimasto sotto le macerie per ore e ricoverato per 6 mesi a Padova, in fin di vita per settimane.
Questi signori Giudici, partecipando all’udienza, avrebbero capito cosa è stato il 29 giugno 2009 e si sarebbero posti l’elementare domanda: “Ma cosa ho combinato? Cosa abbiamo fatto!” per aver emesso la “sentenza-reato” nei confronti di Riccardo Antonini; una sentenza di inchino ai poteri forti come al cavaliere Moretti e agli altri rinviati a giudizio.
La “colpa” di Riccardo è aver denunciato la mancanza di sicurezza in ferrovia ed essersi schierato pubblicamente e apertamente a fianco dei familiari delle 32 Vittime nella battaglia per la sicurezza, la verità, la giustizia.
Anche questi signori Giudici “del lavoro” dovrebbero sapere quali immense responsabilità hanno gli imputati della strage ferroviaria. Infatti, da ogni udienza emerge chiaramente la verità: una politica di abbandono della sicurezza a danno della collettività per il profitto di pochi. Una logica criminale che ha ucciso bambini, ragazze, uomini e donne e che, se fossero esplose altre cisterne, ne avrebbe uccise a centinaia.
Se Moretti & company avessero adottato misure di prevenzione e protezione necessarie ed elementari, rivendicate dai ferrovieri per anni, e oggetto pure nel dibattimento processuale, l’immane tragedia di Viareggio non sarebbe accaduta.
Come possiamo pensare che questi signori Giudici del lavoro non siano consapevoli di ciò? Come possiamo accettare una sentenza che impedisce al cittadino, al lavoratore, al ferroviere, di esprimere giudizi su un fatto di tale gravità e che cancella l’impegno per la sicurezza?
Lo stipendio (solo quello ferroviario) di 877.000 euro del cavalier Moretti, una volta promosso a Finmeccanica, è passato a un milione e 400 mila euro. Poi, con la (s)vendita della Breda di Pistoia ha incassato altri 700.000 euro.
Le minacce e i ricatti contro Riccardo (documentati e testimoniati) sono caduti nel vuoto, come deve essere. Le minacce e i ricatti di Moretti nei confronti del Governo Renzi (se mi abbassi lo stipendio me ne vado) sono state, invece, accolte.
Il cavalier Moretti santificato da poteri forti (cavalierato, nomine e rinomine, promozioni, ecc.) è stato graziato anche con le sentenze di questi Giudici, e istigato a continuare a intimidire e minacciare ferrovieri e lavoratori impegnati sulla sicurezza. Moretti ha anche preteso che a sostituirlo alle ferrovie fosse Michele Elia, il braccio destro, anch’esso rinviato a giudizio.
Signori Giudici, non avete avuto il coraggio di opporvi allo strapotere di Moretti e di sentenziare l’unica verità: il licenziamento di Riccardo Antonini è di natuta politica e quindi DISCRIMINATORIO.
E non possiamo che ribadire una sola cosa: VER-GO-GNA!
Lunedì 29 giugno: giornata della Memoria e della Solidarietà
ore 17:00: Incontro-dibattito in Comune a Viareggio
ore 20:30: appuntamento in via Ponchielli (luogo della strage) per la manifestazione cittadina.

Viareggio, 22 giugno 2015
Assemblea 29 giugno
Associazione dei familiari “Il mondo che vorrei”



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