Cristo sta alla croce come
Mimmo alla catena
Giovedì, 25
Giugno 2015
Marilena
Scuotto
E' dalla sede del collettivo La Sciloria di Rho che
gli operai del comitato di lotta licenziati e cassintegrati FIAT partono alle
15.00 di mercoledì, 24 giugno, per raggiungere il Museo Storico
Alfa Romeo di Arese. Il Museo fu inaugurato per la prima volta da Gaetano
Cortesi, presidente e amministratore delegato, nel 1976. Dopo la chiusura al
pubblico della struttura nel 2011, Roberto Maroni, attuale presidente della
regione Lombardia, sotto la spinta propulsiva dell’EXPO ne ottiene la
riapertura ieri, 24 giugno 2015, per i 105 anni del marchio Alfa Romeo e per la
presentazione in anteprima mondiale della nuova
berlina, Giulia. È il primo passo del piano industriale FCA (FIAT,
Chrysler Automobiles) che prevede la produzione di otto modelli entro il 2018
con l’obiettivo di vendere 400 mila automobili. E
mentre Giulia mostra le curve sinuose e l’assetto
elegante, dinanzi a spettatori illustri e ammirati, Mimmo Mignano è lì,
letteralmente incatenato al marchio all’esterno del museo. Il cristo alla
croce. Un’altra giornata di lotta per Mimmo, Antonio Montella, Massimo
Napolitano e Andrea Tortora. Un’altra giornata di presidio, di divulgazione al
megafono e volantini, bandiere, l’ennesimo tentativo di denuncia dopo che lo
scorso 26 maggio, al termine di un estenuante percorso giudiziario, il
tribunale di Nola ha sancito in primo grado la legittimità del licenziamento
politico dei cinque operai da parte della FIAT di Pomigliano. Tanti i
giornalisti accorsi per parlare con Mimmo, gli operai hanno sfoderato il
simbolo nuovo di pacca della prestigiosa Alfa Romeo al posto di Marchionne. Ma
Marchionne? Sarà scappato con Giulia. Non termineranno le iniziative in
segno di protesta e di solidarietà. È già aperta una cassa di
resistenza attraverso la quale è possibile sostenere economicamente il
Comitato di lotta SI-COBAS di Pomigliano, un conto per essere solidali e
mobilitarsi insieme agli operai. È previsto, inoltre, un concerto la sera del 7
luglio a Napoli, in Piazza Dante che vedrà coinvolta una schiera di artisti
tutti partenopei, dai Foja, a Daniele Sepe, Aldolà Chivalà e altri ancora.
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