lo Slai Cobas fa causa per danno esistenziale
Di Pino Neri - 12 ottobre 2015
Nel mirino il piano per il polo logistico di Nola e quello Panda, che hanno
dato il via alla cig collettiva per migliaia di addetti.
Lo Slai Cobas, il sindacato degli “autorganizzati” Fiat, li ha definiti,
nel suo solito stile aggressivo, piani “tarocchi”, tanto per non
mandargliela a dire all’ad Sergio Marchionne. Sotto accusa sono finiti il
progetto del polo logistico di Nola, impianto che, sulla carta, era stato creato
nel 2009 per dare il via a un’ importante centrale d’ “eccellenza” per lo
smistamento delle merci dirette agli impianti Fiat del centrosud, e al progetto
Panda, a Pomigliano. Da qui l’annuncio dello Slai di far partire le prime cause
pilota di altrettanti operai finiti in cassa integrazione. Cause basate sul
danno esistenziale provocato da una propaganda aziendale a cui è seguita tanta
sofferenza occupazionale. “In entrambi i casi però e, in particolare quello del
polo logistico, il “Wcl” (World classic logistic) di Nola, non
appena i piani sono partiti hanno creato solo una valanga di cassintegrati”,
l’analisi sostanziale dei militanti del sindacato di base, riuniti alcuni
giorni fa nella sede di Pomigliano. A Nola sono finiti senza lavoro tutti: circa
300 persone.
Cosa simile è accaduta a Pomigliano, quando nel 2011, con il lancio di
quella che all’epoca era la nuova Panda, sono andati in cassa oltre 2500
lavoratori, più di un migliaio dei quali ancora oggi soffre il morso della cig,
nonostante i contratti di solidarietà per 2000 dei 4500 addetti della grande
fabbrica automobilistica. “Intanto, ad oggi – scrive lo Slai – della
supposta produzione annua di 250.000 vetture se ne realizza la metà, nonostante
il mercato ne assorbe ancora meno, e ciò finanche (e nonostante) la forte crisi
data dallo scandalo Volkswagen”. “Mentre il WCL di Nola – aggiungono gli
autorganizzati – è un finto presidio industriale speculativo frutto di un
’operazione strumentale’ in attesa della costituzione della “ZONA FRANCA APERTA”
nell’interporto Campano (distretto CIS-Interporto Vulcano) dove tra l’altro…
“non ci sarà bisogno di alcuna dichiarazione doganale per l’ingresso delle
merci non comunitarie che potranno inoltre essere stoccate ed immagazzinate in
esenzione di dazi ed altri oneri” “.
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