chiedere e pretendere una assemblea
generale di tutti gli operai Ilva
partita una massiccia raccolta firme nei
reparti
347-5301704
il testo del volantino diffuso dallo
slaicobas per il sindacato di classe al presidio della port.d del 13 ottobre
fai circolare in tutti i modi
noi non siamo su facebook
leggi il blog
di seguito il volantino diffuso in fabbrica
OPERAI,
Palombella e i dirigenti della Uilm - antichi, Benvenuto, e nuovi – girano la fabbrica per sollecitare un
nuovo intervento del governo, per difendere l'attuale gestione della produzione e per giustificare sé stessi e
gli altri sindacati confederali sul comportamento avuto dal 2012 fino ad oggi.
Un
comportamento all'insegna dell'appoggio a tutte le soluzioni che padroni,
governo e management aziendale hanno portato avanti e che portano all'attuale
disastro incombente.
Commissari, nominati dal
governo, incapaci di gestire la fabbrica e la crisi; crisi di mercato
nel quadro della più generale crisi finanziaria ed economica del sistema dei
padroni del mondo; condizioni in fabbrica peggiorate, lavoro non in
sicurezza e permanentemente a rischio, salari ribassati, nessuna
reale ambientalizzazione, con continuità del danno alla salute degli operai
e abitanti dei quartieri inquinati.
Chi è concausa
della “malattia”, come UIL/CISL/CGIL, non può continuare a proporsi come
“medico”.
I piani di
padroni e governo sono da sempre solo uno: procedere ad una
“nazionalizzazione” mascherata attraverso il commissariamento per provare a
ristrutturare una parte dell'Ilva per rivenderla al migliore offerente –
dove “migliore” vuol dire, chi riesce a spuntare il prezzo minore per prendersi
quello che può produrre profitto e scaricare tutto il resto. In questo quadro la
riduzione dell'occupazione e il peggioramento selvaggio delle condizioni di
lavoro sono l'unica certa prospettiva per gli operai.
Lo Slai cobas
ha sempre proposto un'altra via, quella che abbiamo chiamato del
“decreto operaio”,
- mettere
subito in sicurezza i lavoratori, garantendogli in ogni condizione lavoro e
salario integrale;
- utilizzare
massicciamente gli operai dell'Ilva e dell'Indotto per l'ambientalizzazione
della fabbrica, contenendo al minimo cassintegrazione e contratti di
solidarietà;
- “20/25 anni all'Ilva e in siderurgia
bastano” per mandare in pensione gli operai Ilva, salvaguardando la salute e
risarcendoli degli anni di lavoro subiti;
- postazione
ispettiva/Asl, interna alla fabbrica, per controllare quotidianamente le
condizioni di lavoro e sicurezza degli operai e degli impianti, per ridurre i
pericoli di infortuni;
- garantire
l'emergenza sanitaria della fabbrica e della città con misure straordinarie e
sistematiche di controllo della salute dei lavoratori e di intervento nei
quartieri inquinati.
Ottenere
questo richiedeva e richiede tuttora una
lotta generale degli operai e delle masse dei quartieri inquinati che
costringesse con la forza padroni e governo a mettere in atto questi obiettivi.
Sindacalisti
confederali e non, qua e là hanno copiato da noi aspetti di queste
rivendicazioni, ma senza realmente portarle avanti e senza inserirle in un
piano generale, effettivo di difesa delle condizioni di lavoro, della sicurezza
e della salute operaia e popolare. Le nuove Rsu, come le vecchie, tranne
qualche rara eccezione, non sono assolutamente in grado di organizzare una
lotta di questo tipo, perchè sotto controllo delle segr. confederali (come
dire, di governo, commissari), o perchè non hanno capacità e potere per farla.
Lo Slai cobas
era ed è l'unica alternativa a un film di cui la fine è nota: il suicidio
in diretta dell'Ilva.
Slai cobas
significa, autorganizzazione, sindacato nelle mani effettivamente degli
operai, su una linea che difende gli interessi di classe e dentro una visione
del rovesciamento dell'attuale situazione all'Ilva come in tutto il paese. Questa
strada è ancora percorribile!
Lo Slai cobas per il sindacato di classe indice due giornate
di mobilitazione:
19 OTTOBRE PREFETTURA ORE 9,30 – Viene il sottosegretario alla
presidenza del consiglio, il corrotto e al servizio degli interessi dei padroni
De Vincenti – una delle controfigure di Renzi – per tenere il Tavolo Istituzionale
e vendere l'aria fritta e la merce avariata che ci propinano da mesi in materia
di lavoro, bonifiche e rinascita della città....
20 OTTOBRE PRESIDIO DI MASSA PER
L'INIZIO DEL PROCESSO RIVA e complici - nel quale con lo Slai cobas, operai Ilva, lavoratori del
cimitero, cittadini si sono costituiti parte civile per rivendicare a nome di
tutti: giustizia e risarcimenti. Nei prossimi giorni sarà indicata la
sede del processo - info: slaicobasta@gmail.com – 3475301704 -mart/giov ore
18-20
SLAI
COBAS per il sindacato di classe-via rintone 22 Taranto
fip 13-10-2015
Nessun commento:
Posta un commento