martedì 1 marzo 2016

29 febbraio - AST Terni: scade la mobilità, futuro incerto



Domenica, 28 Febbraio 2016 12:24
Umbria On  

Terni, alla ThyssenKrupp finisce il periodo di un anno concesso a chi uscì con gli incentivi. Che ora non hanno nessun altro tipo di ammortizzatore. Loro dicono di non essere stati messi al corrente del rischio che correvano. I sindacati replicano che sapevano bene a cosa andavano incontro. E che aspetta, tra un anno o due, ai loro ex colleghi più anziani. Gli ex lavoratori under 40 di ThyssenKupp Ast, andati in ‘mobilità’ con i famosi incentivi economici sui quali si è anche tanto polemizzato, dicono di aver scoperto solo ora che, scaduto l’anno di mobilità, non hanno più alcun diritto di accedere ad altre forme di ammortizzatori sociali: indennità di disoccupazione e simili. E hanno iniziato a fare pressione sui vari patronati sindacali.

Ex lavoratori giovani Ma le risposte che stanno ricevendo non incoraggiano: il loro tempo di ‘mobilità’, visto che sono persone con meno di 40 anni, durava dodici mesi e questo, stanno replicando un po’ tutti i patronati, era chiarissimo fin dall’inizio. Meno chiaro, secondo i lavoratori, era quello che sarebbe successo dopo, ma anche qui non sembrano ottenere grande comprensione: «Semplicemente non gli spetta più nulla – spiega un sindacalista – in quanto, in caso di licenziamento collettivo (più di 4 addetti; ndr), con procedure incentivanti come quelle messe in atto da ThyssenKrupp Ast, è chiaramente specificato nella normativa che, al termine del periodo di mobilità, il lavoratore cessa qualsiasi rapporto con il datore di lavoro e non ha diritto a sogni di alcun genere».
La storia Quando la ThyssenKrupp Ast di Terni, nel corso del 2015, decise di dare attuazione al piano di ridimensionamento del personale, offrì degli incentivi economici ai lavoratori (decine di migliaia di euro, concesse peraltro – si disse – in maniera personalistica) e furono in centinaia a firmare per lasciare l’azienda. Per chi aveva meno di 40 anni era previsto un ammo di ‘mobilità’, per chi aveva tra 40 e 50 anni la mobilità saliva a due anni, che poi diventavano tre per gli over 50.
Problema che si riproporrà Questo vuol dire che l’anno prossimo e quello dopo ancora gli ex lavoratori meno giovani – se nel frattempo non avranno trovato una diversa collocazione lavorativa – si troveranno nelle stesse condizioni di quelli più giovani. Ma i sindacati sono tassativi: «Non c’è nessuna possibilità di intervento».
da http://www.umbriaon.it/



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