Taranto non vuole l'HOT SPOT al PORTO
Taranto NON deve essere la discarica
delle politiche del GOVERNO in materia di respingimento dei migranti e
restringimento e del diritto di asilo
TARANTO E'
UNA CITTA SOLIDALE ACCOGLIENTE E NON UNA CITTA DI GUERRA
Il governo
Renzi, il suo Min. Alfano, anche pressati dalla UE, hanno accellerato i tempi e
già il 28 febbraio aprono l'Hot spot a Taranto che dovrebbe essere utilizzato
per tutta la Puglia e una parte del sud Stefano ha detto subito servilmente si, è un sindaco che dice sì a tutto contro gli interessi
dei lavoratori precari, disoccupati, migranti e di tutti i cittadini, senza
nessuna discussione neanche nel consiglio comunale e senza ascoltare cosa
pensano i cittadini.
Cosa sono e
a cosa servono queste strutture che per non farci capire niente chiamano
HOTSPOT?
Imigranti appena sbarcati verrebbero tutti immediatamente identificati, divisi in base solo alla loro nazionalità e la maggioranza verrebbe respinta nei loro paesi d'origine, momentaneamente rinchiusi in strutture tipo galere come sono già i CIE, senza dare tempo di presentare domanda di asilo in base alla loro situazione personale, senza garantire l'assistenza con la presenza di un traduttore, anzi approfittando del loro stato di paura, confusione, anche per far firmare documenti a loro incomprensibili; ecc.
Una cosa
indegna e illegale!
Il sistema
hot spot è costruito per una politica di rimpatrio forzato di massa...
Aumentano i costi, per gli enti locali, di un’accoglienza negata e non
integrata, i diritti non vengono rispettati, aumenta il lavoro della
magistratura che deve farsi carico di tutti i ricorsi per il negato accesso
alla procedura d’asilo, il porto che dovrebbe servire allo sviluppo
economico della città viene trasformato in un porto adibito all'immigrazione e
al respingimento.
Il governo
Renzi, sotto la guida degli americani e della NATO partecipano a una politica
di guerra, ora anche in Libia, e di respingimento dei migranti con strumenti di
guerra: le navi di Frontex e i mezzi della Nato.
Quelli
rimasti, che sopravvivono alla morte in mare, dovrebbero essere decimati con
il sistema degli hotspot. Eppure i 400 morti del 2016, 10 al giorno, vanno
attribuiti alla diretta responsabilità dei governi europei, che continuano a
pianificare azioni di guerra che creano immigrazione.
LaTaranto e
la Puglia della solidarietà e dei diritti deve scendere in piazza.
Di fronte a
questo scempio non possiamo più stare a guardare.
"NO
HOTSPOT", "RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO D'ASILO A TUTTI I MIGRANTI,
INDIPENDENTEMENTE DALLA NAZIONALITA'".
Vogliamo
lavoro per i disoccupati e accoglienza per immigrati non guerra, razzismo e
respingimenti illegali e incivili.
Lo slai
cobas di Taranto che ha organizzato i migranti nella vittoriosa lotta per i
documenti, propone ora di lottare tutti insieme ai migranti - un coordinamento
cittadino e regionale per fare insieme questa battaglia
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