per
pubblicazione, divulgazione e diffusione, grazie.
Si è svolta la manifestazione con corteo, da piazza della Bocca della Verità
fino a piazza del Campidoglio promossa dalle struture dell'Unione Sindacale
Italiana e
dall'Usb. Senza aver proclamato un copertura di sciopero, circa 500
lavoratori e lavoratrici, oltre un centinaio organizzati con Usi,
sia del Comune (biblioteche, asili nido, scuole infanzia, tecnici), in
maggioranza aziende pubbliche e partecipate (Zètema, Farmacap, Risorse per
Roma, Roma Multiservizi, canili)
assieme a compagni-e della federazione intercategoriale (cooperative
sociali, scuola), altri Usb (precarie nidi e materne, in maggioranza e un
gruppo di amministrativi) e sciolti (qualche
lavoratore dell'AMA, dell'ATAC, di appalti), hanno manifestato da piazza
bocca della verità fino al Campidoglio, dove poi nella piazza dove era in
corso la riunione del Consiglio comunale e
dell'Assemblea Capitolina (dove altre lavoratrici iscritte all'Usi
dell'azienda speciale sociosanitariofarmaceutica Farmacap e della Zètema, la
società che si occupa dei servizi culturali per Roma Capitale
hanno seguito i lavori), si è svolta una assemblea. E' stata la prima uscita
pubblica di collegamento tra le vaire situazioni in mobilitazione, a un mese
dalla proclamazione dello stato di agitazione
cittadino proclamato dall'Usi il 5 febbraio 2014, il prossimo appuntamento
cittadino di mobilitazione è per il 13 marzo in occasione del Consiglio
comunale straordinario sui provvedimenti
"salva Roma" (dall'Usi subito ribattezzato "Ammazza Roma") e sulle
condizioni economiche (fortemente critiche) della città (appuntamento dalle
14 in poi)
Nei diversi interventi che si sono succeduti, da parte dei rappresentanti di
posto di lavoro e dirigenti sindacali dell'USI, è stata lanciata
ufficialmente la proposta di costruire un percorso che,
dai posti di lavoro, metta in piedi una assemblea cittadina pubblica, nel
mese di marzo, che prosegua il percorso di lotta e di mobilitazione e dia il
collegamento anche con le altre situazioni sociali,
con i settori più sensibili della cittadinanza, con altri movimenti di
opposizione in città, che faccia da sostegno alle lotte di difesa di posti
di lavoro, continuità occupazionale, salvaguardia salariale e lotta
a privatizzazioni, esternalizzazioni, licenziamenti collettivi,
ristrutturazioni messe in campo dalle strutture autorganizzate dell'Usi e
di base di Usb, estendendo e collegando le iniziative di contrasto
alla precarietà, alle politiche di austerità, al progressivo smantellamento
di servizi sociali, educativi, culturali, sanitari, ambientali, al diritto
all'abitare, quindi con un collegamnto più stabile tra lavoratori e
lavoratrici
e la cittadinanza, beneficiaria degli stessi servizi e attività erogati da
circa 62.000 persone tra Comune, aziende pubbliche e partecipate e
cooperative sociali ed enti del terzo settore.
E' stato comunque un primo risultato essere usciti fuori dai posti di lavoro
e aver manifestato l'opposizione di chi lavora ed eroga servizi alla
cittadinanza, ai provvedimenti che avranno comunque
effetti penalizzanti per lavoratori e lavoratrici e una riduzione
quantitativa e qualitativa (al di là delle dichiarazioni di SINDACO e
Assessori, tese a rassicurare e tenere calmi gli animi) di servizi e
attività
fondamentali per la Capitale, città medaglia d'oro per la Resistenza, una
grande città che nonostante le contraddizioni e i disagi, rimane ancora con
un legame
di solidarietà umana non ancora distrutto dalla crisi e dall'individualismo.
ROMA RESTA UNA "CITTA' APERTA", ROMA RESISTE.
A cura della segreteria intercategoriale dell'Unione Sindacale Italiana e
delle rappresentaze sindacali Usi di Comune (area scolastico educativa e
biblioteche), Zètema, Farmacap,
Risorse per Roma, Roma Multiservizi, Canili comunali e mail
usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito
nazionale ufficiale www.usiait.it,
archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,
Si è svolta la manifestazione con corteo, da piazza della Bocca della Verità
fino a piazza del Campidoglio promossa dalle struture dell'Unione Sindacale
Italiana e
dall'Usb. Senza aver proclamato un copertura di sciopero, circa 500
lavoratori e lavoratrici, oltre un centinaio organizzati con Usi,
sia del Comune (biblioteche, asili nido, scuole infanzia, tecnici), in
maggioranza aziende pubbliche e partecipate (Zètema, Farmacap, Risorse per
Roma, Roma Multiservizi, canili)
assieme a compagni-e della federazione intercategoriale (cooperative
sociali, scuola), altri Usb (precarie nidi e materne, in maggioranza e un
gruppo di amministrativi) e sciolti (qualche
lavoratore dell'AMA, dell'ATAC, di appalti), hanno manifestato da piazza
bocca della verità fino al Campidoglio, dove poi nella piazza dove era in
corso la riunione del Consiglio comunale e
dell'Assemblea Capitolina (dove altre lavoratrici iscritte all'Usi
dell'azienda speciale sociosanitariofarmaceutica Farmacap e della Zètema, la
società che si occupa dei servizi culturali per Roma Capitale
hanno seguito i lavori), si è svolta una assemblea. E' stata la prima uscita
pubblica di collegamento tra le vaire situazioni in mobilitazione, a un mese
dalla proclamazione dello stato di agitazione
cittadino proclamato dall'Usi il 5 febbraio 2014, il prossimo appuntamento
cittadino di mobilitazione è per il 13 marzo in occasione del Consiglio
comunale straordinario sui provvedimenti
"salva Roma" (dall'Usi subito ribattezzato "Ammazza Roma") e sulle
condizioni economiche (fortemente critiche) della città (appuntamento dalle
14 in poi)
Nei diversi interventi che si sono succeduti, da parte dei rappresentanti di
posto di lavoro e dirigenti sindacali dell'USI, è stata lanciata
ufficialmente la proposta di costruire un percorso che,
dai posti di lavoro, metta in piedi una assemblea cittadina pubblica, nel
mese di marzo, che prosegua il percorso di lotta e di mobilitazione e dia il
collegamento anche con le altre situazioni sociali,
con i settori più sensibili della cittadinanza, con altri movimenti di
opposizione in città, che faccia da sostegno alle lotte di difesa di posti
di lavoro, continuità occupazionale, salvaguardia salariale e lotta
a privatizzazioni, esternalizzazioni, licenziamenti collettivi,
ristrutturazioni messe in campo dalle strutture autorganizzate dell'Usi e
di base di Usb, estendendo e collegando le iniziative di contrasto
alla precarietà, alle politiche di austerità, al progressivo smantellamento
di servizi sociali, educativi, culturali, sanitari, ambientali, al diritto
all'abitare, quindi con un collegamnto più stabile tra lavoratori e
lavoratrici
e la cittadinanza, beneficiaria degli stessi servizi e attività erogati da
circa 62.000 persone tra Comune, aziende pubbliche e partecipate e
cooperative sociali ed enti del terzo settore.
E' stato comunque un primo risultato essere usciti fuori dai posti di lavoro
e aver manifestato l'opposizione di chi lavora ed eroga servizi alla
cittadinanza, ai provvedimenti che avranno comunque
effetti penalizzanti per lavoratori e lavoratrici e una riduzione
quantitativa e qualitativa (al di là delle dichiarazioni di SINDACO e
Assessori, tese a rassicurare e tenere calmi gli animi) di servizi e
attività
fondamentali per la Capitale, città medaglia d'oro per la Resistenza, una
grande città che nonostante le contraddizioni e i disagi, rimane ancora con
un legame
di solidarietà umana non ancora distrutto dalla crisi e dall'individualismo.
ROMA RESTA UNA "CITTA' APERTA", ROMA RESISTE.
A cura della segreteria intercategoriale dell'Unione Sindacale Italiana e
delle rappresentaze sindacali Usi di Comune (area scolastico educativa e
biblioteche), Zètema, Farmacap,
Risorse per Roma, Roma Multiservizi, Canili comunali e mail
usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com, sito
nazionale ufficiale www.usiait.it,
archivio storico www.usistoriaememoria.blogspot.com,
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