Sudafrica. Dilaga lo sciopero
dei minatori
- Mercoledì, 26 Marzo 2014 12:42
Dieci
miliardi di rand, circa 921 milioni di dollari: tanto sarebbe costato finora
all’economia del Sudafrica lo sciopero dei minatori cominciato a gennaio.
La stima è
stata diffusa da Anglo American Platinum, Impala Platinum e Lonmin,
multinazionali titolari dei diritti su alcuni dei giacimenti più ricchi, a due
giorni da un previsto confronto con i sindacati. Un incontro al quale viene
attribuito un forte rilievo politico, come testimonia la prevista
partecipazione del vice-presidente Kgalema Motlanthe.
L’agitazione
è stata proclamata dall’Association of Mineworkers and Construction Union
(Amcu) con la richiesta di aumenti di salario superiori al 100%, fino a 12.500
rand al mese, circa 850 euro. In una nota diffusa oggi, le multinazionali
sostengono di non essere in grado di concedere incrementi del genere e
ipotizzano nuovi licenziamenti. “Purtroppo – si legge nel comunicato –
l’industria va verso una maggiore meccanizzazione e capacità professionali più
elevate, indispensabili per consentire maggiori guadagni e produttività; per
questo, il numero delle persone impiegate diminuirà”.
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