comunicato stampa
Presidio questa mattina per 2 ore con assemblea alla Cementir degli operai dello slai cobas
della fabbrica per pretendere lavoro e chiarezza sul loro futuro non vogliono
essere le vitteime sacrificali dei profitti di Caltagirone e
vogliono rispetto e parità di condizioni in fabbrica nella
tarda mattinata la direzione dello stabilimento annuncia di accettare un
incontro con la nuova rappresentanza calendarizzato per i prossimi giorni.
A tutti i lavoratori della Cementir
Dobbiamo mettere in discussione l'accordo perchè esso
fa solo gli interessi di Caltagirone e penalizza i lavoratori.
Sabato la stampa padronale, Sole 24 ore ed altri,
riportavano le comunicazioni del gruppo Caltagirone con cui ci si vanta di un
balzo gli utili per il 2013 e si aggiunge che a spingere i profitti è il
'traino della Cementir', il buon andamento del settore cemento..La Cementir
quindi non è in crisi, ma siamo davanti di una precisa scelta aziendale, di
puntare sull'estero e di mollare gli impianti italiani destinandoli alla
chiusura, in particolare di Taranto. Questo avviene con il silenzio assenso dei
governi e dei sindacati confederali che gli hanno concesso CIG Straordinaria,di
fatto gestita come anticamera della mobilità.
Non è vero che non vi sono a Taranto nuove possibilità
produttive, adatte alla Cementir..essa stessa parla di settori quali
porto,ciclo dei rifiuti,possibile ripresa dell'ILVA risanata.
Siamo di fronte ancora una volta ad un'azienda che
vuole ridimensionare alcuni stabilimenti per concentrarsi in quelli dove può
fare più profitti e siamo di fronte al taglio del costo del lavoro sulla pelle
dei lavoratori,con i sindacati confederali e il ministero pronti a fare gli
esecutori della volontà dell'azienda. C'erano e ci sono invece quindi le condizioni perché si
procedesse alla cassaintegrazione ordinaria, ai contratti di solidarietà e a
ogni altra soluzione che non fosse la via crucis che porta alla chiusura.
La Regione, con l'assessore Caroli si è dichiarata
disponibile a fare la propria parte e quindi andava chiamata a una effettiva
azione che scongiurasse la situazione attuale, che andando avanti così invece
appare senza futuro.
A questo bisogna aggiungere che la stessa applicazione
dell'accordo è fatto nell'esclusivo interesse dell'azienda e non dei
lavoratori. La cassintegrazione è fatta non rispettando adeguatamente la rotazione prevista tra gli
operai, con forme di discriminazione tra i lavoratori,mentre c'è la
cassintegrazione si danno lavorazioni in appalto, si fanno straordinari, ecc.
E' questa la ragione del fatto che una parte degli
operai si è organizzata nello slai cobas per il sindacato di classe e intende riprendere la lotta per mettere in
discussione accordo e il modo con cui si è applicato. A partire da oggi
vogliamo che tutti gli operai si uniscano per difendere lavoro, salario e
diritti.
Operai Cementir - slai cobas per il sindacato di
classe taranto
slaicobasta@gmail.com 347-5301704 - SEDE TARANTO VIA RINTONE 22
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