Sudafrica: sciopero operaio
"contro il governo dei capitalisti"
- Martedì, 18 Marzo 2014 13:34
- Redazione Contropiano
La richiesta
di interventi urgenti a favore del lavoro ma anche la denuncia delle politiche
dell’African National Congress (Anc), accusato di “sovvenzionare i capitalisti
con i soldi degli operai”: sono alcuni degli elementi chiave di uno sciopero
che, a poche settimane dalle elezioni, potrebbe paralizzare la prima economia
africana.
La
mobilitazione è stata convocata per domani dal National Union of
Metalworkers of South Africa (Numsa), un sindacato che inquadra
340.000 operai, per lo più metalmeccanici. I
lavoratori convergeranno in sette città, dove sono previsti cortei e
altre manifestazioni di protesta. Il nemico dichiarato è l’Employment Tax
Incentive Act, una legge in vigore da dicembre che prevede esenzioni e benefici
fiscali alle imprese che assumono. Secondo il sindacato, però, le nuove norme
sono in sostanza uno strumento per trasferire denaro pubblico nelle tasche
dei “capitalisti” senza affrontare in alcun modo il nodo della disoccupazione.
Come lo
sciopero dei lavoratori delle miniere di platino in corso da gennaio, la
giornata di protesta ha implicazioni politiche. L’emittente
radiotelevisiva Sabc ricorda che il Numsa ha invitato i suoi iscritti a non
votare per l’African National Congress alle elezioni del 7 maggio. Un voto dal
valore anche simbolico, 20 anni dopo la fine del regime razzista e l’ascesa al
governo dell’Anc.
Partito che,
sempre più diviso e contestato, prova a riconquistare consensi promettendo
trentamila posti di lavoro: tanto varrebbe l’accordo per l’acquisto di oltre
mille treni e motrici sottoscritto dalla società ferroviaria del Sudafrica con
alcuni dei colossi mondiali del settore. L’intesa è stata annunciata da
Brian Molefe, amministratore delegato di Transnet. Per 50 miliardi di rand,
circa quattro miliardi e 700 milioni di dollari, alla società saranno
consegnate 1064 motrici elettriche e diesel. A produrle, quasi tutte nelle
città sudafricane di Pretoria e Durban, saranno gli statunitensi di General
Electric, i francesi di Bombardier e i cinesi di Cnr Rolling Stock e China
Southern Rail. Secondo Molefe, l’investimento “trasformerà l’industria
ferroviaria del Sudafrica favorendo lo sviluppo delle piccole imprese esistenti
e creandone di nuove”. Gli acquisti rientrano in un piano settennale del valore
di 300 miliardi di rand, che mira a potenziare la rete ferroviaria, i porti e
altre infrastrutture chiave per il ruolo del Sudafrica come esportatore di materie
prime.
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