Lo Slai cobas per il sindacato di
classe Taranto aderisce alla campagna "PAGINE CONTRO LA TORTURA", ma
la nostra iniziativa è volta esclusivamente ai prigionieri politici
rivoluzionari, anarchici, comunisti
PAGINE
CONTRO LA TORTURA
Porta un
libro contro l’isolamento dei prigionieri politici rivoluzionari
L'art. 41
bis dell'Ordinamento Penitenziario è il punto più rigido della scala del
trattamento differenziato che regola il sistema carcerario italiano. Nato come
provvedimento emergenziale, come sempre succede è diventato norma permanente e
questo processo di stabilizzazione determina inasprimenti anche di altri regimi
carcerari, come l'Alta Sicurezza 1 e 2 o l'isolamento prolungato dell'art. 14
bis. Dal regime di 41 bis non si esce, se non attraverso la collaborazione con
lo Stato: esci da lì solo se fai l'infame e al posto tuo vi fai entrano un
altro!
Il 41 bis
prevede:
1.
isolamento per 23 ore al giorno (soltanto nell’ora d’aria è possibile
incontrare altri/e prigionieri/e, comunque al massimo tre, e solo con questi è
possibile parlare);
2. colloquio con i soli familiari diretti (un’ora al mese) che impedisce per mezzo di vetri, telecamere e citofoni ogni contatto diretto;
2. colloquio con i soli familiari diretti (un’ora al mese) che impedisce per mezzo di vetri, telecamere e citofoni ogni contatto diretto;
3. esclusione
a priori dell’accesso ai “benefici”;
4. utilizzo
dei Gruppi Operativi Mobili (GOM), il gruppo speciale della polizia
penitenziaria, tristemente conosciuto per i pestaggi nelle carceri e per i
massacri compiuti a Genova nel 2001;
5. “processo in videoconferenza”: l’imputato/a detenuto/a segue il processo da solo/a in una cella attrezzata del carcere, tramite un collegamento video gestito a discrezione da giudici, pm, forze dell’ordine, quindi privato/a della possibilità di essere in aula;
5. “processo in videoconferenza”: l’imputato/a detenuto/a segue il processo da solo/a in una cella attrezzata del carcere, tramite un collegamento video gestito a discrezione da giudici, pm, forze dell’ordine, quindi privato/a della possibilità di essere in aula;
6. censura-restringimento
nella consegna di posta, stampe, libri.
E' evidentemente un regime che mira all'annullamento de prigioniero, di ogni suo pensiero e autonomia. Solo in questo senso è spiegabile la nuova restrizione della possibilità di accesso a libri e pubblicazioni. Chi è sottoposto al 41 bis non può più ricevere libri, né qualsiasi altra forma di stampa, attraverso la corrispondenza e i colloqui sia con parenti sia con avvocati: è un’ulteriore restrizione in aggiunta a quella che già prevede che il prigioniero possa avere al massimo tre
libri in cella.
La campagna
“Pagine contro la tortura” vuole agire su questo ulteriore accanimento per
mettere in discussione tutto il regime del 41 bis ed in ultima analisi tutto il
sistema carcerario perché il carcere non è la soluzione, ma parte del problema.
La campagna
consiste nello spedire cataloghi, libri, riviste e altre pubblicazioni presso
le biblioteche delle carceri in cui sono presenti le sezioni di 41bis ed ai
prigionieri e alle prigioniere che di volta in volta ne faranno richiesta.
Portare
quanti più libri alla sede dello Slai cobas Taranto e al punto libreria che stà
nascendo
via Rintone 22 Taranto slaicobasta@gmail.com - incaricata Fiorella Masci 3339199075
via Rintone 22 Taranto slaicobasta@gmail.com - incaricata Fiorella Masci 3339199075
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