Morti per amianto alla
BredaTermomeccanica /Ansaldo: il processo entra nel vivo.
Dopo oltre un anno di rinvii, cambi di giudici,
richieste di perizie e cavilli vari per allungare i tempi processuali (la
prescrizione è sempre un obiettivo che perseguono gli avvocati difensori di
tutti i padroni e manager imputati) si è svolta oggi l’udienza al Palazzo di
Giustizia di Milano.
Il processo contro i dirigenti della Breda Termomeccanica/Ansaldo di Milano, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori, con il nuovo giudice titolare, il dr. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale di Milano doveva entrare nel vivo con la deposizione dei testi del P.M Nicola Balice ma ancora una volta le difese degli imputati hanno sollevato una seri di eccezioni opponendosi alla acquisizione di alcuni documenti presentati in udienza dal Pubblico Ministero Il giudice si è riservato se ammetterli. L’udienza è stata caratterizzata anche da altri due fatti.
1) L’avvocato di Finmeccanica ancora una volta ha chiesto al Tribunale (come già davanti al Gip e al primo giudice che l’avevano respinte) l’esclusione della società come responsabile civile accampando pretestuose ricostruzioni dei passaggi societari. Il giudice come già avevano fatto i precedenti dopo una breve camera di Consiglio le ha respinte.
2) Il P. M ha chiesto l’esclusione dal processo dell’imputato Magri perché non componente del Consiglio di Amministrazione e non risulta dai documenti che avesse mai avuto deleghe sulla sicurezza.
Il giudice dopo una breve sospensione ha letto in aula il dispositivo con cui proscioglie Magri facendolo uscire dal processo. Il nostro Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, parte civile nel processo come sempre era presente con sua delegazione.
Il giudice ha poi stabilito il calendario delle prossime, due a gennaio (l’8 e l’11) tre a febbraio (17-25-26) e tre a marzo (10-16-24) aula 9 bis a pianterreno. La prossima udienza finalmente inizierà l’istruttoria in cui saranno chiamati a testimoniare tre testi del P.M. I tempi lunghi della “giustizia” rischiano di lasciare impuniti gli assassini …. intanto gli operai continuano a morire in silenzio e i responsabili a godere dell’impunità.
Il processo contro i dirigenti della Breda Termomeccanica/Ansaldo di Milano, imputati della morte per amianto di 12 lavoratori, con il nuovo giudice titolare, il dr. Simone Luerti della 9° Sezione Penale del Tribunale di Milano doveva entrare nel vivo con la deposizione dei testi del P.M Nicola Balice ma ancora una volta le difese degli imputati hanno sollevato una seri di eccezioni opponendosi alla acquisizione di alcuni documenti presentati in udienza dal Pubblico Ministero Il giudice si è riservato se ammetterli. L’udienza è stata caratterizzata anche da altri due fatti.
1) L’avvocato di Finmeccanica ancora una volta ha chiesto al Tribunale (come già davanti al Gip e al primo giudice che l’avevano respinte) l’esclusione della società come responsabile civile accampando pretestuose ricostruzioni dei passaggi societari. Il giudice come già avevano fatto i precedenti dopo una breve camera di Consiglio le ha respinte.
2) Il P. M ha chiesto l’esclusione dal processo dell’imputato Magri perché non componente del Consiglio di Amministrazione e non risulta dai documenti che avesse mai avuto deleghe sulla sicurezza.
Il giudice dopo una breve sospensione ha letto in aula il dispositivo con cui proscioglie Magri facendolo uscire dal processo. Il nostro Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio, parte civile nel processo come sempre era presente con sua delegazione.
Il giudice ha poi stabilito il calendario delle prossime, due a gennaio (l’8 e l’11) tre a febbraio (17-25-26) e tre a marzo (10-16-24) aula 9 bis a pianterreno. La prossima udienza finalmente inizierà l’istruttoria in cui saranno chiamati a testimoniare tre testi del P.M. I tempi lunghi della “giustizia” rischiano di lasciare impuniti gli assassini …. intanto gli operai continuano a morire in silenzio e i responsabili a godere dell’impunità.
Milano 16 dicembre 2015
Comitato per
la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
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