giovedì 31 dicembre 2015

30 dicembre - Guariniello in pensione



Niente sfratto ma rilancio per l'Osservatorio tumori fondato da Guariniello
Raggio d'azione sarà tutto il Piemonte
di OTTAVIA GIUSTETTI


30 dicembre 2015 


PIACE anche alla Regione l’idea di un rilancio dell’Osservatorio sui tumori professionali, l’organo nato ormai vent’anni fa per volontà della procura di Torino, che ha fatto storia con processi come quello dell’Eternit e di decine di cause per patologie collegate alla qualità della vita sul posto di lavoro. Nei giorni scorsi sembrava dovesse essere sfrattato dalla sede di via Maria Vittoria concessa in comodato d’uso gratuito dall’assessorato regionale al Bilancio: proprio in concomitanza con la fine dell’attività del procuratore Raffaele Guariniello, il procuratore capo, Armando Spataro ha infatti ricevuto la notifica dello sfratto dell’Osservatorio. E ieri mattina, in una conferenza stampa che ha convocato per salutare e ringraziare pubblicamente il magistrato al suo ultimo giorno di lavoro, ha anche lanciato l’allarme: «A fine giugno l’Osservatorio, in cui lavorano dodici persone ”imprestate” dall’Asl To1, dall’Arpa, dal Csi Piemonte, dalla polizia metropolitana, da medici e ufficiali di polizia giudiziaria, rischia di trovarsi senza sede - ha detto Spataro - Ho chiesto un incontro con i responsabili della scelta per chiedere di revocare la decisione, poiché l’attività dell’Osservatorio rientra indubbiamente tra quelle di utilità sociale e riveste carattere strategico tale da meritare uno sforzo di valorizzazione degli immobili di proprietà regionale».

Fondato nel 1995 su proposta del procuratore Guariniello, che già d’accordo con Bruno Caccia aveva cominciato a raccogliere i casi di tumori professionali sul territorio di Torino, l’osservatorio ha analizzato 30.480 casi (tra cui 23.674 tumori vescicali) riguardanti 1.773 aziende di 276 comparti diversi. Di questi, 18.609 sono risultati correlati ad attività lavorative. «L’Osservatorio - ha detto ieri Guariniello, che ancora l’anno scorso aveva sottoscritto la convenzione con la Regione a nome della procura - è la cosa più importante che abbiamo fatto in questi anni. Mosse i suoi primi passi addirittura grazie al procuratore Caccia ed è uno strumento fondamentale non solo per fare i processi, ma anche per adottare misure di prevenzione delle malattie. Andrebbe esteso almeno a tutta la Regione se non a tutto il Paese, è il nostro fiore all’occhiello ».
E il tandem Spataro-Guariniello questa volta ha messo rapidamente in moto il passaparola ai vertici della Regione che già a fine giornata hanno rivisto le decisioni: il vicepresidente Aldo Reschigna ha comunicato che non si procederà allo sfratto degli uffici come annunciava la lettera a Spataro, e Sergio Chiamparino, assieme all’assessore alla Sanità Antonio Saitta, ha aggiunto che si avvierà al più presto un tavolo per salvare l’Osservatorio e rilanciarlo. La proposta di Guariniello è di ampliare il raggio d’azione dei controlli oltre il territorio di Torino, almeno a tutta la regione.


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