venerdì 4 dicembre 2015

3 dicembre - Somaglia: giovane operaio muore folgorato



Cronaca
Giovane operaio folgorato a Somaglia
3 dicembre 2015


(4 dicembre) Quando le porte si sono aperte e i soccorritori sono usciti con la barella vuota, tutti hanno capito che si era compiuto il dramma: Salvatore Scandale, 28 anni di Fombio, è morto ieri pomeriggio folgorato da una scarica elettrica da 380 volt in un capannone di via Giovanni XXIII a Somaglia dove riparava e produceva teloni per camion.
Con lui c’era un amico che gli stava dando una mano e all’improvviso ha visto Salvatore scaraventato a terra folgorato. L’uomo ha allertato immediatamente i soccorsi e subito dopo sono accorsi sul posto il medico del 118 e un equipaggio della Croce Casalese, carabinieri e vigili del fuoco di Lodi e Casalpusterlengo.
Le condizioni del giovane sono apparse subito drammatiche: i soccorritori hanno tentato il tutto per tutto per rianimarlo, asserragliati nello stanzino da dove proveniva una luce fioca, nel buio attorno. L’incidente è avvenuto verso le 16.30 e le operazioni per cercare di salvarlo sono andate avanti ore: mentre in via Giovanni XXIII affluiva a poco a poco la gente del paese, gli amici di Salvatore, la compagna Caterina con il figlio, il padre, la madre. Informati dell’accaduto, anche il vicesindaco Angelo Caperdoni e il suo vice Marco Facchini sono giunti sul posto. Lentamente è calata la sera che si è portata dietro un freddo pungente, ma nessuno, nessuno si è mosso. I carabinieri hanno ascoltato i testimoni, mentre le porte del capannone rimanevano maledettamente chiuse salvo per far entrare e uscire i pompieri al lavoro. La compagna di Salvatore ci ha provato ad aprirle, fuori non ce la faceva a stare, ma niente. E mentre i minuti passavano si faceva largo la paura che fosse passato troppo tempo e che Salvatore non ce l’avesse fatta. Poi due soccorritori della Casalese sono usciti per andare a recuperare sull’ambulanza un’altra bombola di ossigeno e una barella, e per un attimo si è tornati a sperare. Ma alle 18.10, quando quella barella è stata riportata fuori con sopra solo l’attrezzatura, è stato lampante che il 28enne era morto. La corsa disperata della compagna Caterina al suo capezzale ha lasciato i presenti ammutoliti, mentre anche il padre e la madre di Salvatore l’hanno seguita dentro il capannone per vedere il loro amato figlio. Le indagini sono in corso: il comandante della stazione di Codogno Valter Pescarmona in persona ha raggiunto i suoi uomini per sovraintendere all’inchiesta. Quindi sono arrivati anche gli incaricati dell’Asl. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, a uccidere Salvatore sarebbe stata una scarica partita da un macchinario malfunzionante. Proprio in mattinata un elettricista aveva eseguito un controllo. Nei prossimi giorni si chiariranno meglio i contorni della vicenda. Per ora resta lo strazio di chi lo amava, e ieri, fino all’ultimo, ha sperato di saperlo vivo.
(ore 18.15) Non ce l’ha fatta l’operaio rimasto folgorato mentre era al lavoro a Somaglia in un’azienda meccanico-tessile. Lo comunica l’Areu. Sul posto anche l’Asl per gli accertamenti di rito.
(ore 18) Gravissimo incidente sul lavoro a Somaglia: intorno alle 16.30 un giovane operaio è rimasto folgorato in un’impresa artigiana di via Giovanni XXIII. Sul posto i soccorritori del 118 con un’ambulanza e un’automedica, i vigili del fuoco e i carabinieri. Le condizioni del ferito sono molto gravi.
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