Domenica 29
marzo pochi giorni dopo gli arresti dei titolari della SCF a Monfalcone,
si è svolta a Monfalcone in città, la prima assemblea massiva di lavoratori
bengalesi degli Appalti Fincantieri, in presenza dei coordinatori Takur e
Dorigo, e dei lavoratori discriminati del Cobas Appalti della Terry. A questa
assemblea hanno partecipato una cinquantina di lavoratori già dipendenti delle
ditte degli appalti SAIT.
Da questa
assemblea e dalla ns.esperienza abbiamo deciso di avviare un documento di
denuncia e programmatico alle forze sociali, spiegando anche perché, proprio in
relazione anche a queste situazioni, la ns.organizzazione sindacale si proponga
l'astensionismo elettorale alle prossime europee.
stralci dal documento
UNA SOLA LINEA NERA DALL'OBBROBRIO GENERALE DEL SISTEMA APPALTI
PUBBLICI (FINMECCANICA tra tutte) LA REALTA' IN FINCANTIERI PASSANDO PER I “PROTOCOLLI SULLA LEGALITA' E NELLO SPECIFICO FINO AGLI SCANDALI ROCX – EUROTECNICA A MARGHERA E DELLE DITTE DELLA GANG COMMENTALE A MONFALCONE
A) PREMESSA SUL SISTEMA APPALTI E SFRUTTAMENTO IN ITALIA OGGI
E' arcinoto che nel nostro Paese le “esternalizzazioni” di reparti e addirittura interi stabilimenti, generano una giungla estremamente articolata tesa a non permettere ai Sindacati degni di questo nome ed alle Istituzioni preposte al controllo dell'evasione fiscale e contributiva, di fare il proprio lavoro.
Mentre in passato gli appalti erano limitati al sistema edile e stradale ed alle forniture alimentari, man mano si sono estesi ad ogni comparto produttivo e dei servizi.
Si potrebbe addirittura dire che l'aggiramento della legge sugli appalti del 1965 e della norma della legge “Biagi” del 2003, art.29, che prevede la responsabilià dell'appaltante, è stato costruito man mano che il sistema produttivo, crescendo e sviluppandosi, richiedeva da parte del Padronato, alla “classe politica”, norme e leggi tali da poter aggirare sia il diritto, sia la Costituzione stessa, sia la morale più elementare: il furto e la corruzione sono reati penali !!!
Gare di appalto a busta chiusa fatte in imprese del sistema pubblico, con scelta della ditta “di favore”. Forme di corruzione internazionale e politica, giunte ad indagini fin ai vertici di Finmeccanica.
Il sistema economico distorto, con negazione dei più elementari diritti dei lavoratori, è il frutto ir-ragionevole dei decreti Sacconi e Fornero (con eccezione per la norma che reintroduce la convalida Ministeriale delle dimissioni), che sono andati in una direzione opposta a quanto è emerso in centinaia e migliaia di scandali e vergognose verità. Ma questa strada era già stata iniziata nel 1977 e 1983 prima, e poi nel 1992-1993, con la concertazione sindacale filo-padronale, i cui migliori frutti sono esplicati negli scandali della Magona (VI) e della Jesse (TV) del 2012 e 2013.
Infatti limitare e comprimere per decreto e per legge le retribuzioni (a partire dal blocco della contingenza del 1984), distruggere il sistema del Collocamento (graduatoria per mansioni e professioni) introducendo le agenzie interinali, e soprattutto, esternalizzare le lavorazioni da parte delle grandi industrie, ha comportato la divisione della classe lavoratrice in 2 o più “classi” ove i diritti e le leggi NON sono uguali per tutti.
La ragione è tremendamente semplice: dovendo impedire alle classi lavoratrici di prendere il potere politico attraverso partiti loro espressioni, non dovevano limitarsi solo a distruggere e corrompere questi partiti, portandoli all'autosuicidio (dal Psi a Craxi a Forza italia, per esempio, o dal Pci ad Occhetto all'attuale obbrobbrioso ipocrita e padronale PD), ma dovevano estendere all'infinito il sistema degli appalti, aumentando a dismisura i centri produttivi e logistici, ma portandoli a dimensioni inferiori e ad una territorializzazione extra-urbana, tali da impedire agli organi competenti ed ai Sindacati non solo di crescere, ma anche di conoscere la stessa esistenza delle realtà degli appalti.
Nocciolo dello sfruttamento, la dispersione. Qui, i CCNL contano meno, aziende ove si può licenziare (meno di 15 dipendenti), aziende con sgravi e minori salari (aziende Artigiane, CCNL ad hoc, per esempio), aziende fantasma, aziende doppie e triple, nomi che cambiano, persone identiche ed indentiche attività ...
Passaggio fondamentale di quegli anni fu l'abolizione dell'equo canone (1986). Spingendo così i lavoratori ad indebitarsi per pagarsi il mutuo, li si è spesso resi “complici” e timorosi all'azione sindacale ed alle denunce di ciò che non andava nelle regole...... timorosi addirittura di testimoniare in Tribunale di fronte alla morte o grave infortunio di un collega sul lavoro....
A ciò si è aggiunto tutto il discorso relativo alle norme e orientamenti giurisprudenziali filopadronali, tali e per cui il Diritto del Lavoro, partito per essere DI TUTELA della parte più debole e con minore accesso alle possibilità di esercitare i propri diritti e di migliorare la propria condizione materiale, sta galleggiando verso maleodoranti “accrocchi”, “cavilli”, e addirittura “principi”, tutti tesi ad ELUDERE LE RESPONSABILITA'.
Questo è il quadro di riferimento socio-politico: OGNUNO HA VOLUTO SISTEMARE I PARENTI ED AMICI, e non potendo più farlo, con il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, con le assunzioni negli uffici e nei ministeri, hanno optato per le “cooperative”, i “consorzi”, ossia per il SISTEMA DEGLI APPALTI.
In questo sistema, in campo pubblico, nei vari settori, ci sono scandali in crescente: basta pensare al “Mose” di Venezia, alla Mantovani, ma i casi e le situazioni sono talmente tanti, che in Italia la popolazione si consola ridendo degli scandali, senza più credere al cambiamento.
Quale cambiamento, in un Paese in cui governo dopo governo si dissolvono e si azzerano le forze ispettive ? In un Paese in cui “tutti sanno tutto” e infatti regolarmente in galera ci vanno in certe occasioni addirittura ispettori del lavoro (Piacenza), avvocati dell'industria dei permessi di soggiorno (Padova), tutori dell'ordine, sindacalisti Cisl-Fit (Trento), oppure dove ci sono exsindacalisti in fuga all'estero che poi tornano in Italia e diventano imprenditori schiavisti come Ruggi Giuseppe (Rocx) ? In un sistema del genere, E' POSSIBILE CHE CHI DA' GLI APPALTI NON SAPPIA ?
Nella logistica e non solo nella logistica, il sistema politico-sindacale-padronale è corsa ai ripari solo nella facciata, in realtà i Protocolli (come quello del CCNL trasporti e logistica sulle cooperative del 26-1-2011) e le affermazioni di principio, sono solo una copertura. Infatti è il caso della De Girolami spa di Motta di Livenza (TV) e sede legale a Pordenone che “per contenere i costi” (ridicolo: sottopaga e non attua i riposi compensativi per il superlavoro reso, degli autisti che stanno sul camion 26 giorni e 24 notti al mese), passa forzatamente con l'assenso della Cgil-Filt di Treviso, ben 40 dipendenti della società, alla “cooperativa” che viene ad acquisire il reparto “esternalizzato” per comodità ed elusione fiscale e contributiva.
Oppure il caso della cooperativa chiusa e riaperta, di lavoratori effettivamente impiegati da
Autamarocchi spa (Trieste), che è stata scoperta aver così eluso 4 milioni di euro di contributi.
Ovviamente vi sono anche imprenditori che si suicidano, spesso può anche trattarsi di persone con una certa morale, che di fronte a questo sistema, hanno avuto più scrupoli di altri, e si sono trovati “fuori mercato”.
Fincantieri nel 2009 pagava 17,60 euro ad ora lordi (ultimo livello CCNL metalmeccanici ed impianti p.m.i.) un manovale nel contratto di appalto con una ditta che si chiamava Italiana Impianti, protetta da Confindustria di Venezia e dai politici . Nello stesso mese, della estate 2009, a Marsiglia, quella stessa identica mansione (generico ultimo livello) di manovale era retribuita a ìd almeno 24 euro lordi all'ora.
Qualcuno vuole ancora dire che la critica operaia alla infame deformazione e menzogna storica del “costo del lavoro” che crea la crisi (menzogna che i giornali e le TV italiane, gli intellettuali venduti ed i negrieri, usano indifferentemente sulla linea della FIAT, sin da 40 anni a questa parte), non sia giusta, legittima e valida ?
Tutti sanno che ogni scandalo è una goccia nell'acqua, ma tutti i “preposti” del sistema politico non si degnano certo di “sporcarsi le mani” buttando via la merda ed abbracciandosi alla classe lavoratrice.
Per questo il ns.ruolo non può limitarsi, come Cobas per il sindacato di classe, alla denuncia delle specifiche situazioni.
Invitiamo all'astensionismo elettorale anche come Sindacato, in quanto nessuna formazione politica vuole mettere mano a questo sistema di cui gli “Appalti” sono uno dei cardini.
Riteniamo che gli “appalti” debbano essere vietati e limitati per legge a quelle sole attività in cui è indispensabile e dimostrabile che la lavorazione o il servizio richiesto non sia parte usuale della attività stessa.......
il documento integrale è disponibile presso sede e siti slai cobas per il sindacato di classe Marghera
• COBAS APPALTI FINCANTIERI MARGHERA-MONFALCONE-GENOVA-ANCONA
• SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
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