IN MERITO A CIO' CHE E' ACCADUTO PRESSO IL LICEO
LINGUISTICO CASSARA', A PALERMO, RIPORTIAMO QUANTO SEGUE:
"PALERMO - "Denunciamo con forza
l'atteggiamento della questura di Palermo che nella giornata di oggi, in pieno
orario di lezione, ha sottoposto docenti ed alunni ad un interrogatorio in
relazione all'occupazione che ha coinvolto la sede staccata del Liceo
Linguistico "N.Cassarà" di via Fattori, a Palermo, come altre decine
di scuole, nei mesi di novembre e dicembre".
Lo scrive in una nota l'Unione sindacale di base
Palermo Scuola.
"L'interrogatorio, che ha visto coinvolto anche
il nostro responsabile regionale - prosegue la nota del sindacato - in quanto
insegnante della scuola, si è svolto a metà mattinata mentre le classi erano
regolarmente a scuola, con docenti ed alunni che venivano volta per volta
chiamati in presidenza per le dichiarazioni, alla presenza del Dirigente
Scolastico che ha consentito questa procedura "poco ortodossa". In un
clima di tensione, con docenti sottoposti ad interrogatori
"sostenuti" ed "incalzanti" che mettevano in dubbio la loro
professionalità, al termine degli stessi alcuni alunni sono stati denunciati
per interruzione di pubblico servizio e violenza privata".
"Troviamo inaccettabile - recita la nota dell'Usb
Palermo Scuola - che il dirigente scolastico abbia consentito tutto questo,
trasformando la scuola in una "sala interrogatori" con alunni e
docenti attraversati da un senso di profonda angoscia e paura, in relazione ad
un evento come l'occupazione che ha interessato tutto il territorio nazionale e
che rappresenta anche un momento di crescita per i ragazzi. L'accusa di
violenza privata è assurda, nei confronti di ragazzi appena maggiorenni, che
avevano vissuto la stessa esperienza l'anno precedente senza che avvenisse
tutto questo; invece, quest'anno, si vedono catapultati in una condizione
"delinquenziale" che non ha nessun presupposto logico: non un solo
docente è stato vittima di alcuna violenza fisica ed il personale Ata ha potuto
svolgere regolarmente il proprio servizio nella scuola durante l'occupazione.
Ricordiamo alla questura di Palermo, al Dirigente scolastico e ai funzionari
della polizia di Stato che la scuola è un luogo "sacro" di formazione
culturale ed esistenziale, in cui i genitori mandano i loro figli per studiare
e formarsi e non può diventare quello in cui è stato trasformato oggi il
Linguistico N. Cassarà, ossia un covo di pericolosissimi
"delinquenti" o di docenti "irresponsabili".
Il nostro sindacato sarà accanto a docenti ed alunni
coinvolti in questa "bruttissimo" episodio, riteniamo fondamentale
difendere il diritto al dissenso pacifico di ogni alunno, questo paese ha
bisogno di fiducia nelle nuove generazioni e non di criminalizzazione del
pensiero critico".
(FONTE: M.LIVESICILIA.IT)
di seguito la presa di posizione del CUR
QUANTO ACCADUTO ALL'INTERNO DEL PLESSO DEL LICEO
LINGUISTICO PALERMITANO E' MOLTO GRAVE ED INDICATIVO DI UN LIVELLO SEMPRE
CRESCENTE DI REPRESSIONE
POLIZIESCA NEI CONFRONTI DI CHI ACCENNA, ANCHE SOLO IN
PICCOLE -E PACIFICHE
COME UN'OCCUPAZIONE STUDENTESCA!- AZIONI DI PROTESTA,
AD ALZARE LA TESTA E
RIBELLARSI CONTRO LA CRISI, I GOVERNI, L'ISTRUZIONE
SEMPRE PIU' CARENTE E
FUNZIONALE AL CAPITALISMO, AI PADRONI.
DENUNCIAMO QUEST'ATTACCO POLIZIESCO, DENUNCIAMO LA
FIGURA SBIRRESCA DI UN
PRESIDE COME QUELLO DEL LICEO "CASSARA'" CHE
HA CONCESSO, COME FOSSE UN'AZIONE
LEGITTIMA, CHE GLI STUDENTI VENISSERO INTERROGATI E
ALCUNI DI ESSI
DENUNCIATI.
ESPRIMIAMO LA NOSTRA FORTE SOLIDARIETA' AI RAGAZZI
COLPITI ANCORA UNA VOLTA
DALLA REPRESSIONE DEL MODERNO FASCISMO CHE AVANZA.
ALZIAMO IL TIRO DELLA
NOSTRA RESISTENZA CONTRO QUESTO STATO DI POLIZIA, CHE
CI VUOLE RENDERE
SEMPRE PIU' VITTIME DEL SISTEMA!
COLLETTIVO UNIVERSITARIO RIVOLUZIONARIO
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