Tanti i cittadini solidali e i lavoratori della scuola precari e di ruolo provenienti anche da altre città (Brescia, Bergamo, Sondrio, Varese, Lodi, Novara, Domodossola) uniti per rispedire al mittente qualsiasi proposta di innalzamento dell'orario di lavoro che non tiene conto del lavoro reale svolto quotidianamente dai docenti dentro e fuori dalle aule scolastiche; l'ipotesi di riduzione di un anno nella scuole superiore; l'apertura ai privati e alle associazioni di "volontariato"; i tentativi di introdurre un sistema aziendalista basato sul merito e sulla valutazione gestiti dai presidi.
Alla mobilitazione hanno partecipato USB Scuola, SLAI Cobas per il sindacato di classe, "il sindacato è un'altra cosa" opposizione Cgil e alcuni rappresentanti della FLC Cgil di Milano. Abbiamo ricevuto la solidarietà dei lavoratori e dei disoccupati del Comitato per il salario minimo garantito che con la loro presenza rappresentano la necessità di allargare e incrociare la nostra lotta con gli altri lavoratori vittime della crisi e dei tagli.
In questi due giorni di presidio si sono svolte due assemblee in cui abbiamo raccolto proposte e iniziative di lotta con le quali far ripartire a settembre la protesta nel caso in cui il governo Renzi perseveri nel reiterare ipotesi di riforme epocali che nascondono invece nuovi tagli alla scuola statale, ma anche per ottenere il ritiro dei tagli, l'immissione in ruolo di tutti i precari attraverso un aumento degli organici e il rifinanziamento della scuola pubblica statale.
Occorre non abbassare la guardia e riorganizzare una mobilitazione all'interno delle scuole e nelle piazze, pertanto il coordinamento "3 ottobre" promuove una assemblea cittadina unitaria a settembre a Milano prima dell'inizio delle lezioni.
Coordinamento Lavoratori della scuola "3 ottobre"
coordinamento3ottobre@gmail.com
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