mercoledì 30 luglio 2014

29 luglio: Notizie di lotta da Napoli

Napoli. Rivolta degli addetti delle pulizie al Cardarelli

Martedì, 29 Luglio 2014 10:28

 La privatizzazione dei servizi pubblici non piace più. Soprattutto a chi ci lavora. Vent'anni e oltre di “esternalizzazioni” hanno messo tutti di fronte al fatto che privatizzare un servizio significa peggiorarlo, farlo con molti meno lavoratori, a salari assai più bassi. Si recide alla radice il rapporto di continuità tra il “soggetto appaltante” (l'ente locale, sanitario, ecc; insomma “il pubblico”) e l'esecutore materiale di un determinato servizio (i lavoratori), dando un potere e un profitto enorme al puro “intermediario” (il “privato” che si limita a gestire la forza lavoro per fare quel che faceva anche prima, ma – appunto – a meno e con ritmi di lavoro più intensi).
Questa consapevolezza generale fa sì che ogni nuova “esternalizzazione” venga accolta con sempre maggiore resistenza.
Una riprova serissima si è avuta ieri all'ospedale Cardarelli di Napoli, quando alcuni dipendenti della ditta di pulizie dell’ospedale si sono “confrontati”, diciamo così, piuttosto aspramente con il il direttore dell’ufficio Acquisizione beni e servizi, Ciro Verdoliva.
Il “manager” è dovuto letteralmente fuggire, rifugiandosi nell’auto di un vigilante fino all'arrivo di un reparto di polizia in “assetto antisommossa”. C'era stata poco prima una riunione tra lo stesso Verdoliva, il direttore sanitario Patrizia Caputo, i sindacati e una rappresentanza di lavoratori. Il malcapitato manager prova a raccontarla a suo modo: «Nel corso dell’incontro abbiamo discusso del passaggio di consegne tra Florida 2000 e Romeo Gestioni, chiarendo che nessun posto di lavoro andrà perduto».
Ma è fisicamente impossibile credere a una promessa del genere, ripetuta a ogni “passaggio d'appalto” e mai rispettata, da nessun nuovo soggetto. Tanto più che il “soggetto entrante”, questa volta, è decisamente noto in tutta Italia: la Romeo Gestioni, che si occupa anche degli immobili pubblici dei comuni di Napoli, Milano, Venezia, per esempio, e il cui titolare – Alfredo Romeo – è stato arrestato e condannato a due anni di reclusione al termine del processo per loscandalo della Global Service. Pena patteggiata, quindi colpevolezza pienamente ammessa. E risulta addirittura insultante per l'intelligenza di chiunque che una società del genere sia ancora ammessa agli appalti pubblici.
Quella per le pulizie del Cardarelli è una gara d’appalto aperta dal 2013, con il solito obiettivo aziendale: massimo ribasso dei prezzi in cambio della promessa – solo quella, naturalmente – del mantenimento dei livelli occupazionali. Ma se si pretende – per pura ipotesi – di spuntare un prezzo più basso con lo stesso numero di dipendenti, in un settore “non tecnologico” come quello delle pulizie – l'unico modo è quello di decurtare i salari. Pratica oramai abituale di ricatto da parte di molte aziende (alla ThyssenKrupp di Terni lo hanno proposto per ben due volte: meno stipendio in cambio di meno licenziamenti), ma intollerabile se i salari sono già a livello da fame.
La miglior offerta è arrivata appunto dalla Romeo Gestioni, e questo che scatenato la furia dei dipendenti.
Napoli La lotta per il lavoro non va in vacanza


Due dipendenti del Consorzio Unico di Bacino Napoli-Caserta sono saliti stamattina su una gru del cantiere della Stazione del Metrò di Piazza Municipio, a Napoli, per protestare contro il mancato pagamento di un acconto sulle circa 20 mensilità da parte del commissario liquidatore del Cucb, che è dimissionario. I due manifestanti, saliti a un' altezza di circa 20 metri, hanno esposto uno striscione con la scritta «Desperados». Da terra la protesta è appoggiata da alcune decine di loro compagni.
Sempre a Napoli, a Palazzo Reale, continua la protesta, ripresa ieri sera, degli ex dipendenti dell'Astir, società per la bonifiche della Regione Campania messa in liquidazione. Quattro manifestanti sono saliti sulle impalcature ed hanno trascorso la notte sui tubi. Un gruppo di loro compagni sta effettuando un presidio per vigilare sulle decisioni del Consiglio Regionale in corso.
Davanti all'ospedale «Cardarelli», infine, prosegue il presidio di protesta dei lavoratori della ditta di pulizie «Florida 2000». Alla ditta, sulla base dei risultati di un nuovo appalto, dovrebbe subentrare la «Romeo gestioni», che si appresterebbe a tagliare le ore di lavoro e diminuire i salari (già miseri) agli addetti.

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