Due operai uccisi dalle
esalazioni ad Aprilia
Due operai
sono morti in un impianto di compostaggio ad Aprilia in provincia di Latina. I
cadaveri sono stati recuperati in un vasca dell'impianto dai vigili del fuoco.
I due operai della Kjklos avrebbero respirato, a quanto si apprende, esalazioni letali. Ma secondo unl'altra ricostruzione i due - che stavano lavorando nel sito per conto di una ditta esterna, una delle classiche "esternalizzazioni" criminali dell'imprenditoria nostrana - sarebbe stati invece sorpresi dallo sversamento di un liquido tossico.
I due lavoratori avrebbero quindi perso conoscenza e sarebbero caduti battendo violentemente la testa. Non è certo se il decesso sia stato causato dalla caduta o dall’inalazione della sostanza tossica. Nell’impianto Kyklos vengono prodotti concimi organici derivanti dalla lavorazione dell’umido proveniente dalla raccolta dei rifiuti.
L'allarme era stato lanciato verso le 9.45. Sul posto i carabinieri e due squadre dei vigili del fuoco. L'azienda di compostaggio si trova in delle Ferriere 15, ad Aprilia.
I due operai della Kjklos avrebbero respirato, a quanto si apprende, esalazioni letali. Ma secondo unl'altra ricostruzione i due - che stavano lavorando nel sito per conto di una ditta esterna, una delle classiche "esternalizzazioni" criminali dell'imprenditoria nostrana - sarebbe stati invece sorpresi dallo sversamento di un liquido tossico.
I due lavoratori avrebbero quindi perso conoscenza e sarebbero caduti battendo violentemente la testa. Non è certo se il decesso sia stato causato dalla caduta o dall’inalazione della sostanza tossica. Nell’impianto Kyklos vengono prodotti concimi organici derivanti dalla lavorazione dell’umido proveniente dalla raccolta dei rifiuti.
L'allarme era stato lanciato verso le 9.45. Sul posto i carabinieri e due squadre dei vigili del fuoco. L'azienda di compostaggio si trova in delle Ferriere 15, ad Aprilia.
E' successo poco prima delle 2, nella
notte tra giovedì e venerdì: una reazione alla perdita d'acqua ha causato lo
scoppio all'acciaieria Tenaris di Dalmine. Cinque persone coinvolte, ma in
mattinata anche l'unico operaio rimasto in ospedale sotto osservazione è stato
dimesso.
Tenaris, perdita d'acqua
nel sistema raffreddamento
Scoppio nella notte
nel sistema raffreddamento
Scoppio nella notte
Stanno tutti bene i cinque operai, tra i
28 e i 48 anni, coinvolti nello scoppio avvenuto nella notte tra giovedì e
venerdì alla Tenaris di Dalmine, in via Vittorio Veneto. Anche l'unico
operatore che era stato ricoverato sotto osservazione in mattinata è stato
dimesso
Si è trattato di una reazione causata dalla perdita di
acqua nel sistema di raffreddamento dell'acciaieria: sembra che l'acqua
caldissima abbia reagito con l'acciaio fuso generando vapore a temperatura
molto elevata, a questo è seguito lo scoppio. Per comprendere le cause
dell'incidente sono in corso le verifiche del caso.
Venerdì, 25 Luglio, 2014
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