domenica 27 luglio 2014

25 luglio: Si allarga la solidarietà ai lavoratori del San Paolo. Lo Slai COBAS sdc si unisce e ribadisce che occorre..

...aderire/costruire un Soccorso Rosso che unisca tutti i colpiti dalla repressione per affrontare questo aspetto della lotta. Vediamo alcuni segnali positivi, come quella di convocare x settembre un'assemblea cittadina a Milano, speriamo che tutti colgano questo segnale.
Slai Cobas per il sindacato di classe, Milano
cobasdiclasse.mi@gmail.com

PER SOLIDARIZZARE CON  I LICENZIATI DEL SAN PAOLO E DEGLI INFERMIERI INGIUSTAMENTE INQUISITI, ORGANIZZIAMO LA LOTTA !!

I manager del settore pubblico a seguito delle leggi,  che  i governi che si sono succeduti in questi ultimi anni, hanno avuto il lascia passare per poter arricchirsi a spese della colletività :  emergono sempre più  inchieste che vedono coinvolti responsabili e dirigenti di vari gradi in scandali e sottrazione di denaro pubblico a palate. A seguito di ciò hanno rafforzato anche  il loro ruolo repressivo nei confronti dei lavoratori e sopratutto nei confronti dei delegati sindacali che si battono da anni per il rispetto dei diritti economici e la dignità dei lavoratori.
Il caso dell'ospedale San Paolo è un anticipazione di quello che potrà succedere, dove non è gia successo,  in ogni luogo di lavoro pubblico. E' successo che   un attivista sindacale è stato licenziato, prontamente abbandonato dalla Cgil anche se iscritto a questa sigla, perché fastidioso nelle trattative a perdere che ultimamente caratterizzano le organizzazioni sindacali confederali, sostenuto poi dall'U.S.I. il sindacato di base che anarchico e che si batte contro questo sistema e i suoi lacchè.
A Raffaele, il  compagno che è stato licenziato  subito va la nostra solidarietà,   dei  compagni e dei lavoratori, dobbiamo impegnarci perchè  la situazione volga a suo favore;  con l'adesione dei lavoratori tutti del San Paolo e degli altri ospedali  alla lotta  in sua difesa,  (unica e sicura condizione perchè i bell'imbusti della direzione ritirino il licenziamenti),  oltre al totale riconoscimento delle sue ragioni di fronte al giudice con il suo immediato reintegro con il pagamento delle spese e il riconoscimento delle mensilità e ogni spettanza persa.
La solidarietà ai delegati e compagni Pino e Giovanna che con tenacia in questi anni hanno condotto la loro battaglia di denuncia e di resistenza ad un  sistema di potere infame e disumano, il cui solo obiettivo è il libero arbitrio per ridurre i lavoratori all'impotenza contrattuale, per privatizzare la sanità pubblica e far diventare sempre di più la salute una merce,  in modo che i capitalisti italiani possono trarre profitto anche dalla sofferenza umana  e dal diritto alla salute.
Alle vicende repressive nei confronti di compagni attivi nel movimento e nel posto di lavoro, fa da contraltare la vergognosa assoluzione del plurindagato Berlusconi che insieme al suo compare Renzi lavorano per gettare la classe operaia italiana sul lastrico:  senza diritti, con poco stipendio sempre più sfruttata, precaria e incaprettata davanti  al profitto.  Mentre scandali e ruberie di denaro pubblico si susseguono senza sosta con premi ed encomi, invece che severe pene, a dirigenti e  politici  che si macchiano  di questi misfatti.
Uno scenario da incubo a cui i lavoratori italiani si stanno trovando giorno dopo giorno, un processo di destrutturazione e schiavizzazione che colpisce tutti i settori,  dalla cancellazione dei diritti, come i licenziamenti facili, la flessibilità e la mobilita senza frontiere, la legge Fornero sul lavoro precario e sulle pensioni, la legge Brunetta contro i pubblici dipendenti.  E la lista sarebbe  ancora più lunga per ricordare la rivoluzione che il capitalismo da conducendo senza resistenza ai proletari italiani, ultimo  la cancellazione della democrazia nei luoghi di lavoro, abolita dal  Testo Unico sulla rappresentanza,  tutto per  spianare la strada alla burocrazia prezzolata dei partiti e dei sindacati di regime,  la repressione sistematica dei compagni più attivi da sempre mira a questi obiettivi.
La solidarietà a Raffaele licenziato, a Pino e Giovanna ingiustamente sottoposti al consiglio di disciplina, deve coinvolgere tutti i  compagni del  sindacalismo di base promuovendo iniziative e mantenendo attivo il fronte della lotta, ma soprattutto deve coinvolgere i lavoratori pubblici i quali devono dimostrare  la volontà di non accettare senza combattere queste ingiustizie discutendo ed organizzandoci  per  preparare  uno sciopero a sostegno della vertenza contro i dirigenti  del San Paolo e di tutti coloro che si promuovono carnefici del movimento dei lavoratori, dei loro militanti dei loro delegati  e dei nostri diritti.

SCIOPERO CITTADINO DI SOSTEGNO AI COMPAGNI E DI MONITO AI DIRIGENTI.


SLAI COBAS MILANO.



SOLIDARIETA’ AI DELEGATI E AI LAVORATORI  LICENZIATI DELL’OSPEDALE SAN PAOLO MILANO.

Il mondo, nell’attuale momento storico, gira  al contrario.
 I ladri stanno fuori e gli onesti finiscono in carcere.  Quello che succede all’ospedale San paolo, ma non solo, va in questa direzione. Il direttore amministrativo viene inquisito dalla magistratura? Chi se ne frega. Per tutta risposta, la direzione aziendale del san paolo, attua la vendetta contro i lavoratori che lottano per i diritti negati e contro la precarietà delle assunzioni, licenziandone  due e reprimendo altri- fra cui i delegati- con dei provvedimenti disciplinari.
Anche in Palestina, dicono i media occidentali e i sionisti, la colpa è dei palestinesi se muoiono e non delle cannonate e dei missili che i sionisti armati di tutto punto sparano contro un popolo indifeso.
Anche i lavoratori della logistica che lottano per difendere le proprie condizioni di lavoro vengono attaccati dalla polizia e dalle istituzioni, solo perché non accettano di farsi ridurre la busta paga, perché denunciano le coop mafiose, perché chiedono il rispetto del contratto e delle misure di sicurezza, mentre i loro padroni rubano. Vedi ultima inchiesta sul consorzio cal di Lodi. 
Anche i no tav, vengono inquisiti e arrestati per il solo fatto di lottare contro un’opera inutile mentre i lavoratori e i giovani sono ridotti in miseria.
Anche i compagni del movimento sulla casa sono stati arrestati e condannati,( per aver lottato in difesa dei più deboli che non hanno neanche quattro mura dove dormire) per aver difeso il diritto alla casa, mentre Berlusconi è ai servizi sociali senza fare un giorno di galera, e ogni giorno ci sono nuovi richieste PER ARRESTI di DEPUTATI E SENATORI.
Non basta più la nostra ,pur necessaria, solidarietà a parole, ma è necessario mettere in campo iniziative che permettono di allargare il raggio d’azione contro questi ladri difesi dalle istituzioni e dallo stato.
Mettiamo in campo una programmazione di  sciopero e azioni di lotta in comune, sapendo che in questo momento i lavoratori sono in difficoltà.
Costruiamo un’assemblea cittadina contro la repressione e per la difesa dei diritti sociali e del lavoro, a partire dal San paolo, che sia in grado di coinvolgere tutti i settori. Solo così daremo una risposta di solidarietà militante e attiva, che perlomeno tenta di andare oltre le chiacchiere che non costano niente a nessuno. 

fipMilano,24-7-14                                           SI COBAS SANITA’ MILANO.
  

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