Dalla
rivista dei macchinisti “Ancora in Marcia”
LICENZIAMENTO RICCARDO ANTONINI: UDIENZA D'APPELLO A
FIRENZE, GIOVEDI' 17 LUGLIO 2014 ORE 11.00
Presidio
di solidarietà e sostegno dalle ore 10.00 alle ore 14.00 ad un
cittadino-lavoratore, un ferroviere, modello di correttezza, impegno civile e
coraggio, ingiustamente licenziato.
APPUNTAMENTO PRESSO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DI
FIRENZE, VIA GUIDONI, 16
Roma, 10 luglio 2014 - Riccardo Antonini,
ferroviere, tecnico di RFI Spa, che vive Viareggio e che lavorava proprio in
stazione, è stato licenziato il 7 novembre 2011, per aver accettato di svolgere
gratuitamente il ruolo di consulente tecnico ad alcuni familiari di una
delle vittime della strage ed al suo sindacato, la Filt-Cgil , nel corso
delle indagini per l'incidente probatorio sulla strage ferroviaria del 29
giugno 2009 che causò 32 morti.
Un secondo motivo del provvedimento, era fondato
su presunte 'ingiurie' pronunciate nei confronti dell'ex padre padrone delle
ferrovie, Mauro Moretti - duramente contestato dalla folla, durante una festa
del Pd a Genova - attribuite a Riccardo che era stato additato come
protagonista e addirittura querelato dallo stesso Moretti. Nelle scorse
settimane il tribunale di Genova lo ha definitivamente prosciolto da
questa accusa.
Nel giudizio di primo grado, a Lucca, il giudice
Nannipieri, con una sentenza assai discutibile, culturalmente orientata verso
il dominio sociale dell'impresa rispetto al lavoro, ha confermato il
licenziamento, ritenendo prevalente il 'dovere di fedeltà' del dipendente,
rispetto al diritto-dovere di un cittadino-lavoratore, di contribuire con
la propria esperienza all'accertamento della verità nel processo penale, in cui
sono 'imputati' - per i gravissimi fatti, avvenuti a Viareggio il 29 giugno
2009 - la stessa società ed i suoi amministratori.
Riccardo, pur diffidato a recedere dal suo ruolo,
ha mantenuto, con fermezza e grande dignità il principio del 'diritto civile'
di contribuire con la partecipazione diretta e l'esempio personale anche nelle
aule giudiziarie, ad ottenere, verità, giustizia e più sicurezza nelle ferrovie
italiane.
Da attivista e militante, politico e sindacale,
figlio di comandante partigiano, non ha esitato a prendere posizione a
favore dei soggetti più deboli e - sottolineando il cinismo di Moretti, che
aveva definito la strage di Viareggio 'uno spiacevolissimo episodio', ha più
volte ripetuto che di fronte all'immane tragedia avvenuta quel 29 giugno, è il
suo licenziamento che poteva definirsi 'uno spiacevole episodio' e non certo la
strage di 32 vittime innocenti. E che se era quello il prezzo da pagare per ottenere
giustizia, l'avrebbe pagato, a testa alta e con dignità.
Giovedì prossimo Riccardo affronterà il giudizio
d'Appello presso il Tribunale di Firenze, dove contemporaneamente si terrà un
presidio di solidarietà e sostegno a cui invitiamo tutti coloro - ferrovieri e
lavoratori in primo luogo - pendolari, viaggiatori, utenti delle ferrovie e
quanti hanno a cuore le libertà civili e sociali, la democrazia nei luoghi di
lavoro e la sicurezza nei trasporti.
Per raggiungere la Corte d'Appello di Firenze: - dalla stazione
fs di Firenze Santa Maria Novella, bus di linea 22, 23 o 57, direzione
Novoli
- dalla stazione fs di Firenze Rifredi bus
linea 5, direzione Soffiano
Nessun commento:
Posta un commento