COMUNICATO
STAMPA
Ieri mattina una delegazione dei DISOCCUPATI ORGANIZZATI SLAI COBAS si è
recata in Comune e in Prefettura, consegnando di persona le firme dei Cittadini
e dei Disoccupati, che ancora credono in un cambiamento, un miglioramento della
nostra situazione, sia a livello sociale come città, sia a livello di dignità
personale e umana. Si tratta di circa 2000 firme raccolte durante i giorni
della Tenda per il Lavoro.
Il primo blocco di firme l’abbiamo depositato ufficialmente all’Ufficio
Protocollo del Comune, con la richiesta dell’avvio delle attività per venire
incontro alle necessità della popolazione tarantina.
Il secondo alla Prefettura, ma data l’assenza del Prefetto, la segretaria
Ruocco si è presa l’impegno di consegnare il tutto, firme e richieste, al suo
diretto superiore, in modo tale che anche lì si avviino le pratiche.
Invece il terzo è stato consegnato durante l'incontro con il nuovo
assessore al Lavoro di Taranto, la Sig.ra Semeraro. Qui, dopo una buona
accoglienza, senza perdere troppo tempo nei convenevoli, abbiamo esposto le
nostre richieste, che sono necessità in fondo di tutti i cittadini di
Taranto: Lavoro nella raccolta differenziata e ciclo rifiuti, lavoro
nelle attività di bonifiche e risanamento quartieri, corsi di formazione
finalizzati a queste attività, clausola sociale negli appalti pubblici per
l'occupazione dei disoccupati del territorio, reddito minimo garantito
attraverso il legame formazione/lavori socialmente utili, utilizzo dei
disoccupati in affiancamento ai volontari nelle attività di accoglienza,
sostegno agli immigrati
Assieme a questo abbiamo rinnovato la richiesta della realizzazione di un
Consiglio Monotematico, e di un incontro organizzato dal Sindaco e
dall'assessore al lavoro tra le varie parti, nel quale poter proporre le nostre
possibili soluzioni, sul problema della raccolta differenziata, sul migliorare
le condizioni di lavoro di chi già opera in questo campo da diversi mesi, e
altri suggerimenti per ridurre la disoccupazione, e in automatico le azioni
"illegali" a cui la gente deve aggrapparsi pur di “portare il pane a
casa”.
La risposta del nuovo assessore al lavoro è stata che prenderà in
considerazione le nostre richieste, ma al momento ha bisogno di informarsi
meglio, aggiornarsi sulla situazione che ha davanti, e che deve
affrontare e risolvere come meglio può, facendo i conti anche con la crisi
economica che stiamo passando e i limiti che la legge italiana impone di
rispettare.
Francesco Tagliente - Disoccupati Organizzati Slai cobas
347-5301704
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