giovedì 31 luglio 2014

31 luglio: CI SFRUTTANO, CI AMMAZZANO E CI SPIANO - Bono/Fincantieri: microchip negli scarponi degli operai

"Lo schiavo romano era legato da catene  al suo proprietario, il salariato è legato al suo da fili invisibili..." scrive Marx nel Capitale.
E i padroni se le inventano proprio tutte per affinare lo sfruttamento degli operai in fabbrica e allargare il tempo di lavoro finalizzato all'estrazione di sempre più plusvalore, così come fa l'a.d. della Fincantieri, Bono, che vorrebbe ricorrere a "fili  invisibilmente moderni" come i microchip negli scarponi degli operai. 

Ma i padroni sappiano che "la rivoluzione cui dovremo arrivare" necessariamente è quella con cui la classe operaia spezzerà definitivamente tutte i "fili invisibili" del sistema capitalistico.  
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Un microchip negli scarponi degli operai, l'idea dell'Ad Fincantieri

Trieste, 30 lug. (TMNews) - Microchip negli scarponi dei lavoratori Fincantieri.
L'idea è di Giuseppe Bono, amministratore delegato del gruppo, che ne ha parlato
nell'audizione in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

"Noi - ha detto Bono, con un pizzico d'ironia, parlando del rapporto con i sindacati
e dell'eccessivo antagonismo in fabbrica - abbiamo già messo le verifiche delle entrate e
delle uscite; non solo, fosse per noi metteremmo microchip negli scarponi
 dei lavoratori per sapere dove sono esattamente, quando lavorano sulle navi,
specie quandoaccadono inconvenienti: sarà una rivoluzione che ci contesteranno,
ma ci dovremo arrivare".


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