Ci siamo
ritrovati tanti, molti più del previsto, davanti la Prefettura di Bari alla
manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese martoriato dai
bombardamenti sionisti su Gaza.
Troppi per restarsene fermi in presidio nel piazzale, come inizialmente previsto.
Ci siamo detti: "Mostriamo che la solidarietà col popolo palestinese che resiste non resta ferma, ma si muove, attraversa la città, raggiunge e contesta i luoghi - redazione locale di Repubblica e sedi Rai - da cui si dà eco alla propaganda sionista, coprendo come operazione di difesa dal "terrorismo" l'ennesimo atto di una guerra di sterminio contro un popolo, che miete vittime tra i civili, in maggioranza intere famiglie, compresi vecchi, donne e bambini".
Troppi per restarsene fermi in presidio nel piazzale, come inizialmente previsto.
Ci siamo detti: "Mostriamo che la solidarietà col popolo palestinese che resiste non resta ferma, ma si muove, attraversa la città, raggiunge e contesta i luoghi - redazione locale di Repubblica e sedi Rai - da cui si dà eco alla propaganda sionista, coprendo come operazione di difesa dal "terrorismo" l'ennesimo atto di una guerra di sterminio contro un popolo, che miete vittime tra i civili, in maggioranza intere famiglie, compresi vecchi, donne e bambini".
Così, dopo
gli interventi dei rappresentanti della comunità palestinese, verso le 19.30 il
corteo si è mosso.
Era troppo tardi per raggiungere le redazioni giornalistiche, ormai chiuse, ma comunque diverse centinaia di manifestanti hanno attraversato il lungomare fino a Piazza Diaz, "prendendosi" per oltre un'ora il centro di Bari.
Al grido di "Free Palestina", "Stop bombing Gaza", "Israel terrorist", "USA terrorist", "Renzi terrorist", si è gridata la verità sulla criminale aggressione contro Gaza e la Cisgiordania, sulle bugie e la complicità del governo Italiano, lanciando forte l'appello a sostenere la resistenza, a partire dal colpire gli interessi economici e israeliani e le coperture politiche e diplomatiche di cui gode.
Era troppo tardi per raggiungere le redazioni giornalistiche, ormai chiuse, ma comunque diverse centinaia di manifestanti hanno attraversato il lungomare fino a Piazza Diaz, "prendendosi" per oltre un'ora il centro di Bari.
Al grido di "Free Palestina", "Stop bombing Gaza", "Israel terrorist", "USA terrorist", "Renzi terrorist", si è gridata la verità sulla criminale aggressione contro Gaza e la Cisgiordania, sulle bugie e la complicità del governo Italiano, lanciando forte l'appello a sostenere la resistenza, a partire dal colpire gli interessi economici e israeliani e le coperture politiche e diplomatiche di cui gode.
"Se i palestinesi che resistono all'occupazione israeleiana sono terroristi, erano terroristi anche i partigiani che hanno liberato l'italia dall'occupazione nazifascista" ha detto, tra l'altro, il rappresentante palestinese nel suo intervento, "ma i veri terroristi sono quelli che bombardano le case, sterminando intere famiglie, e terroristi sono tutti i governi che li coprono"
Il prossimo appuntamento è stato fissato per martedì 22 prossimo, con un presidio davanti alla Regione in occasione della seduta del Consiglio Regionale pugliese, dove una delegazione richiederà la fine di ogni rapporto commerciale, diplomatico e culturale della Puglia con lo stato e le aziende israeliane.
Il volantino
diffuso dai compagni del circolo di proletari comunisti di Taranto che hanno
partecipato alla manifestazione:
E' arrivata al settimo giorno la campagna di bombardamenti israeliani indiscriminati sulla popolazione della Striscia di Gaza. A oggi il bilancio è arrivato a 191 palestinesi uccisi e oltre 1400 feriti.
E’ una strage di civili, soprattutto donne e bambini, non un’operazione difensiva mirata, come ripetono la propaganda sionista e i media Italiani. Intanto accelerano preparativi per l’invasione di Gaza e in Cosgiordania scatenano rastrellamenti, con decine di arresti e case devastate.
Lo Stato sionista di stampo nazista vuole la distruzione del popolo palestinese, la negazione di ogni suo diritto sociale e nazionale.
Da tempo Israele preparava tutto questo e cercava un pretesto per dispiegare la sua potenza militare, in forma cinica e barbara.
Israele vuole approfittare della situazione nell'area per andare ben oltre il fatto compiuto e i territori occupati.
La nuova dittatura militare in Egitto, la guerra di Siria, la guerra fondamentalista in Iraq, l'intesa strategica di fatto con Turchia e Iran, al di là delle parole, offrono ad Israele la possibilità di una sorta di soluzione finale contro il popolo palestinese e contro le masse arabe in generale.
Le masse palestinesi, al di là delle parole e delle prese di posizioni ufficiali, non hanno governi "amici". Il sostegno alla loro resistenza è una priorità per le masse proletarie oppresse di tutto il Medio Oriente e di tutto il mondo.
In ogni paese si tengono manifestazioni per fermare la mano genocida dello Stato di Israele.
Nel nostro paese sosteniamo e partecipiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà e indirizziamole contro il governo Renzi, che sta dalla parte dello stato sionista aggressore e genocida.
Denunciamo tutte le forze politiche parlamentari - compresi l'ignobile Grillo e i suoi - che parlano “di 'diritto alla difesa di Israele”.
Denunciare e colpire gli interessi israeliani in Italia e nel mondo, denunciare e colpire gli interessi delle industrie belliche che armano la mano dei sionisti!
E' arrivata al settimo giorno la campagna di bombardamenti israeliani indiscriminati sulla popolazione della Striscia di Gaza. A oggi il bilancio è arrivato a 191 palestinesi uccisi e oltre 1400 feriti.
E’ una strage di civili, soprattutto donne e bambini, non un’operazione difensiva mirata, come ripetono la propaganda sionista e i media Italiani. Intanto accelerano preparativi per l’invasione di Gaza e in Cosgiordania scatenano rastrellamenti, con decine di arresti e case devastate.
Lo Stato sionista di stampo nazista vuole la distruzione del popolo palestinese, la negazione di ogni suo diritto sociale e nazionale.
Da tempo Israele preparava tutto questo e cercava un pretesto per dispiegare la sua potenza militare, in forma cinica e barbara.
Israele vuole approfittare della situazione nell'area per andare ben oltre il fatto compiuto e i territori occupati.
La nuova dittatura militare in Egitto, la guerra di Siria, la guerra fondamentalista in Iraq, l'intesa strategica di fatto con Turchia e Iran, al di là delle parole, offrono ad Israele la possibilità di una sorta di soluzione finale contro il popolo palestinese e contro le masse arabe in generale.
Le masse palestinesi, al di là delle parole e delle prese di posizioni ufficiali, non hanno governi "amici". Il sostegno alla loro resistenza è una priorità per le masse proletarie oppresse di tutto il Medio Oriente e di tutto il mondo.
In ogni paese si tengono manifestazioni per fermare la mano genocida dello Stato di Israele.
Nel nostro paese sosteniamo e partecipiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà e indirizziamole contro il governo Renzi, che sta dalla parte dello stato sionista aggressore e genocida.
Denunciamo tutte le forze politiche parlamentari - compresi l'ignobile Grillo e i suoi - che parlano “di 'diritto alla difesa di Israele”.
Denunciare e colpire gli interessi israeliani in Italia e nel mondo, denunciare e colpire gli interessi delle industrie belliche che armano la mano dei sionisti!
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