In Bolivia approvata una legge
che consente il lavoro infantile.
Sino ad ora
l’età minima per poter lavorare erano i 14 anni. Il parlamento boliviano l’ha
abbassata a 10. I bambini devono ottenere l'autorizzazione dei Difensori
dell'infanzia - una ipocrita condizione che servirà solo a legittimare ancora
di più la barbarie dello sfruttamento minorile.
La legge
dice che i bambini tra i 10 e i 12 anni potranno lavorare per conto proprio
sotto la supervisione dei genitori, a patto che l'attività "non
pregiudichi la loro formazione educativa" - una condizione che spesso
invece di attutire lo sfruttamento lo aumenta, mettendoci il carico
dell'oppressione familiare e del ricatto morale; per non parlare della
"formazione educativa" che è chiaramente una tragica menzogna, che
serve solo a mettere in pace la nera coscienza dei parlamentari.
La legge
prosegue stabilendo che tra i 12 e i 14 anni è possibile un'attività dipendente
da terzi con gli stessi benefici degli adulti, ma con un orario di lavoro di
sei e non di otto ore - parlare di "benefici degli adulti" è fare
dello "spirito ad un funerale", al posto di "benefici" si
dovrebbe scrivere "con lo stesso sfruttamento degli adulti". Ma a
questo, per dei bambini, si aggiungono i disastrosi effetti fisici permanenti
per dei corpi ancora in sviluppo e morali per il degrado spirituale che questo
sfruttamento comporta - come Marx ed Engels denunciavano più di 150 anni fa.
La stampa
boliviana, e non solo, tende a giustificare questa legge dicendo che il
parlamento nel farla ha tenuto conto della realtà di fatto che vede decine di
migliaia di bambini nella necessità di lavorare per mantenere se stessi, i
fratelli o la famiglia. Una "giustificazione" che è invece è un atto
di accusa: il parlamento invece di fare leggi per vietare o quantomeno limitare
lo sfruttamento dei bambini, ora ne dà una legittimazione!
La realtà è
che il parlamento ha fatto la legge solo per difendere i profitti sporchi dei
padroni boliviani, nei cui soldi c'è il sangue, i muscoli, la pelle, l'anima
strappata e violentata dei bambini.
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