SmontaIkea! Scontri a Piacenza e manifestazioni in
tutta Italia
SmontaIkea...! E la giornata di
mobilitazione per il rilancio della lotta dei facchini dell'Ikea inizia con un
picchettone ai cancelli dei magazzini piacentini! Intorno alle sette di mattina,
sotto una pioggia incessante, si radunano i facchini di Piacenza, gli operai e
i loro compagni di lotta venuti dalla Lombardia e da tutta l'Emilia-Romagna a
testimoniare anche l'inefficacia delle iniziative repressive della questura
piacentina. All'arrivo del primo camion inizia il blocco del carico – scarico
merci e la celere, accorsa in gran numero, si avventa contro i manifestanti. Il
picchetto resiste e la polizia impiega molto tempo prima di riuscire a
sgomberare la strada, trascinando, spingendo e accerchiando gran parte dei
manifestanti. Le provocazioni poliziesche continuano e nel tentativo degli
operai di divincolarsi e fronteggiare l'accerchiamento, la celere non esita a
caricare e a picchiare duro. Una compagna del Collettivo Autonomo Studentesco
viene ferita da una manganellata e viene soccorsa dall'ambulanza per essere
portata in ospedale, insieme a lei anche altri manifestanti restano feriti
durante gli scontri. A quel punto un celerino allestisce una sceneggiata
gettandosi a terra per lagnare immediati soccorsi. L'iniziativa animata da
grande determinazione e tenacia va avanti per altre ore fino a quando in
assemblea il picchetto decide di sciogliersi al grido di “torneremo,
torneremo!” e “il facchino paura non ne ha!”. Ma la giornata di lotta non
finisce qua! E come indicato dall'appello promosso da S.I.Cobas e ADL Cobas, e
firmato da diverse realtà antagoniste e organizzazioni del sindacalismo
conflittuale, la mobilitazione continua in molte città italiane e non solo.
Certo èsmonta_ikea_ikea che la vittoria alla Granarolo ha dato nuova spinta
all'iniziativa degli operai della logistica e da Bologna gli operai della
multinazionale del latte hanno raggiunto in forza il picchetto all'Ikea di
Piacenza per praticare nel vivo della lotta lo slogan "se toccano uno,
toccano tutti!". E in una giornata di mobilitazione nazionale come questa
non può che essere valutata che positivamente la continuità di una solidarietà
di classe non più evocata ma praticata fino infondo. Domenica al Laboratorio
Crash di Bologna si uniranno in assemblea pubblica i facchini organizzati dal
S.I.Cobas e ADL Cobas di tuttta Italia per discutere del rilancio complessivo
delle lotte nella logistica, segno che il conflitto prodotto fino ad oggi
continua a spingere nella direzione giusta!
Intanto ci
giungono notizie dell'inizio di un presidio all'Ikea di Napoli e di prima
provocazioni della digos contro i solidali radunatisi davanti all'Ikea di
Firenze. Mentre la maggior parte dei manifestanti che aveva partecipato al
picchetto di Piacenza ha raggiunto l'Ikea di Parma. Ad attenderli c'è già la
celere che dovrà vedersela ancora una volta con la rabbia e la dignità dei
facchini e dei propri compagni di lotta.
E infatti i celerini schierati all'Ikea di Parma non sono riusciti ad impedire l'ingresso dei manifestanti, composto dai delegati S.I.Cobas, operai Granarolo, Lab Crash, Cua, Cas e dal Guernica di Modena, che hanno improvvisato un corteo selvaggio dentro il mega-store, volantinando, megafonando e riempendo i carrelli dei prodotti esposti, spiegando ai numerosi clienti le condizioni di lavoro schiavistiche a cui sono
A Firenze l'iniziativa di solidarietà è andata avanti nonostante le provocazioni della Digos, così come nel Nord-Est, e nel mantovano. A Roma il presidio è durato tutto il pomeriggio, e i clienti Ikea hanno avuto modo di ascoltare le ragioni della lotta grazie alla comunicazione attivata dai numerosi compagni e compagne che hanno animato il presidio di solidarietà. Intorno alle 18:30 il presidio composto anche dai facchini romani si è trasformato in un corteo che si è spinto dentro e fuori il grande negozio. All'Ikea di Pisa volantinaggio e presenza di numerosi attivisti con volantini e striscioni.
A Padova sono state presidiate e bloccate le casse del negozio Ikea, e ci giungono notizie di un presidio partecipato anche a Milano
E infatti i celerini schierati all'Ikea di Parma non sono riusciti ad impedire l'ingresso dei manifestanti, composto dai delegati S.I.Cobas, operai Granarolo, Lab Crash, Cua, Cas e dal Guernica di Modena, che hanno improvvisato un corteo selvaggio dentro il mega-store, volantinando, megafonando e riempendo i carrelli dei prodotti esposti, spiegando ai numerosi clienti le condizioni di lavoro schiavistiche a cui sono
A Firenze l'iniziativa di solidarietà è andata avanti nonostante le provocazioni della Digos, così come nel Nord-Est, e nel mantovano. A Roma il presidio è durato tutto il pomeriggio, e i clienti Ikea hanno avuto modo di ascoltare le ragioni della lotta grazie alla comunicazione attivata dai numerosi compagni e compagne che hanno animato il presidio di solidarietà. Intorno alle 18:30 il presidio composto anche dai facchini romani si è trasformato in un corteo che si è spinto dentro e fuori il grande negozio. All'Ikea di Pisa volantinaggio e presenza di numerosi attivisti con volantini e striscioni.
A Padova sono state presidiate e bloccate le casse del negozio Ikea, e ci giungono notizie di un presidio partecipato anche a Milano
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