"Io, fuori da
2 anni, lì ho dato la salute"
Parla uno dei 2.369 addetti delle
Carrozzerie che grazie al contratto di solidarietà tornerà a lavorare: "E'
un primo passo avanti, ma servono nuovi modelli o saranno guai per la
città"
"Finalmente non ci saranno più operai
di serie A e di serie B", dice Marco con una certa soddisfazione. E' uno
dei 2.369 addetti delle Carrozzerie di Mirafiori che torneranno in fabbrica,
anche se a orario ridotto, grazie al contratto di solidarietà siglato ieri da
Fca e dai principali sindacati metalmeccanici. "E' da due anni e quattro
mesi che non varco quei cancelli", racconta il lavoratore della fabbrica
simbolo di Torino, che è un tesserato della Fiom-Cgil. Marco è un
"inidoneo", cioè fa parte di quel gruppo composto da centinaia di
dipendenti che sono in organico nello stabilimento ma che non possono più
svolgere tutte le mansioni perché hanno delle invalidità di vario tipo.
"Io soffro di tendinite e di peri-artrite bilaterale alle spalle e ai gomiti.
In pratica, non posso più sollevare pesi eccessivi. Però io in fabbrica, più di
trent'anni fa, ci sono entrato sano".
Dunque, Marco, è dal 2014 che non mette
piede a Mirafiori? "Sì, era aprile. Ho ancora lavorato tre giorni sulla linea dell'Alfa
Mito e poi stop, non mi hanno più chiamato".
Per quale motivo? "Di preciso non lo
so, nessuno mi ha mai spiegato quali fossero i criteri".
Ora il contratto di solidarietà le consentirà di rientrare. Sa già quando accadrà? "Fino a fine mese siamo ancora in cassa integrazione straordinaria. Immagino che dai primi di ottobre inizieremo a rientrare a scaglioni per fare la formazione e tutto il resto".
Anche se non lavorerà a tempo pieno il suo
salario aumenterà, giusto? "Sì, ma non so ancora di quanto, conto di
scoprirlo alla prossima assemblea sindacale. Quando rientravo dalla cassa
integrazione prendevo tra attorno ai 1.070 euro, compresi gli 80 euro di Renzi,
che a me sono serviti. Un mese in "cig" invece mi garantiva circa 300
euro in meno. Ora con la solidarietà da quanto ho capito si lavorerà tra i sei
e gli undici giorni al mese. Vedremo quanto varranno in busta paga".
La solidarietà è una novità positiva? "È un primo passo avanti. Ma servono modelli nuovi. Le Carrozzerie non possono andare avanti soltanto con il Levante".
La solidarietà è una novità positiva? "È un primo passo avanti. Ma servono modelli nuovi. Le Carrozzerie non possono andare avanti soltanto con il Levante".
Durante l'ultima trattativa Fca ha dovuto
ammettere che a oggi nel suo reparto ci sono 1.303 esuberi. E' un numero che la
spaventa? "Per fortuna con la solidarietà rientriamo tutti. Trent’anni fa una
situazione simile ci sarebbe costata il licenziamento. Ma 1.300 è un numero
molto elevato. Se si pensa che tra loro in tantissimi hanno una famiglia da
mantenere, si capisce che, se non arriva almeno un secondo modello da produrre
in Carrozzeria, il problema per la città diventerà enorme".
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