IL
CAPITALISMO E’ MORTE
UN ALTRO
LAVORATORE ASSASSINATO SUL POSTO DI LAVORO
MENTRE
LOTTA
La notte del 14
settembre Abd Elsalam Ahmed Eldanf - un operaio egiziano di 53 anni, padre di 5 figli, iscritto al sindacato USB, che
stava partecipando a un picchetto all'esterno di un'azienda di logistica a
Piacenza - e' stato travolto e ucciso dall'autista di un tir. L’assassino,
fermato dopo la notte in questura a Piacenza, è stato subito rimesso in
libertà: è indagato a piede libero per omicidio “stradale”. Il PM incaricato
dell’inchiesta si è affrettato dopo poche ore a definire così la morte del
lavoratore, aggiungendo anche che non era in corso alcuno sciopero (vorremmo
sapere allora cosa ci faceva la polizia davanti alla logistica GLS ….). Molti testimoni,
invece, hanno affermato che l’assassinio premeditato del lavoratore è avvenuto
su istigazione di un dirigente della logistica, che incitava l’autista ad
avanzare nonostante il picchetto.
Per i padroni e le istituzioni, come sempre, il
fatto è dovuto a un “tragico incidente”.
Questa morte - questo operaio che non tornerà
più a casa dalla sua famiglia -, non è che l’ultima di una serie sanguinosa di
morti, coperte da bugie per cercare di nascondere le miserabili condizioni in
cui lavorano gli operai perché anche pochi euro risparmiati per la sicurezza,
per condizioni di lavoro decenti, per un salario degno, vanno ad intaccare quel
massimo profitto che è l’unico scopo del capitale.
Nel “moderno” capitalismo del 2016 noi
lavoratori continuiamo a dover lottare contro chi ci fa lavorare - e morire di
lavoro e per il lavoro - come nell’Ottocento.
In nome dell’aumento della produttività e del
profitto, con il continuo ricatto del posto di lavoro, i padroni e i loro
tirapiedi vogliono costringere i lavoratori a lavorare in condizioni sempre più
pericolose e con salari sempre peggiori.
Dietro le vuote parole della democrazia
borghese si nasconde la cruda realtà della dittatura del capitale fatta di
violenza, licenziamenti, assassinii contro chi si oppone e ostacola la “libera
accumulazione del profitto”. Nella società borghese il diritto del padrone a
sfruttare i lavoratori e fare profitti, viene prima di qualsiasi altro diritto
dei lavoratori, compreso quello di vivere.
La lotta di chi ribella contro lo sfruttamento capitalista
dell’uomo sull’uomo, come ha fatto Abd Elsalam Ahmed
Eldanf, è la nostra lotta.
Onore al
nostro compagno Abd Elsalam Ahmed Eldanf, assassinato
dal capitale.
Oggi ci uniamo al dolore della sua famiglia e
dei suoi compagni di lotta e saremo presenti alle manifestazioni di protesta
perché la sua lotta è la nostra lotta.
Solidarietà operaia e proletaria con i
lavoratori di tutto il mondo che lottano contro lo sfruttamento.
Centro
di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Via Magenta 88, Sesto San Giovanni
Via Magenta 88 / 20099 Sesto San Giovanni MI / tel+fax 0226224099,
e-mail: cip.mi@tiscalinet.it
sito web http://ciptagarelli.jimdo.com/about/
Sesto San
Giovanni, 16/09/ 2016 http://comitatodifesasalutessg.jimdo.com
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