La protesta dopo la morte di un operaio a Piacenza,
travolto da un camion
Il presidio
davanti all’ingresso della sede di strada Bertolla
20/09/2016
di federico genta
torino
Dalle otto di questa sera, martedì, decine di persone stanno bloccando l’ingresso dei magazzini della Gls Corriere Espresso di Strada Comunale da Bertolla all’Abbadia di Stura. Operai, sindacati e anche un gruppo di antagonisti, si sono uniti alla protesta dopo la morte di Abd Elsalm, l’operaio di Piacenza investito da un camion mentre partecipava a un picchetto davanti all’azienda.
«Quello che vogliamo è che emerga la verità - dice Pino Larobina dell’unione sindacale di base -. Denunciamo l’assassinio padronale di un lavoratore a tempo indeterminato, padre di cinque figli, che lottava per la tutela di colleghi meno fortunati di lui. Qualcuno vuole far passare questo episodio come un semplice incidente stradale. Una ricostruzione che ci offende, perché nasconde le tensioni dietro la vertenza per il reintegro di diversi operai licenziati, proprio a Piacenza, da Gls».
Il presidio ha annunciato che resterà davanti alla sede torinese fino a notte fonda. Ai cancelli sono arrivati anche gli agenti della Digos e i poliziotti in assetto anti-sommossa. Per il momento prevale la calma e non si sono registrati incidenti».
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