Due ore di sciopero alla Brendolan dopo l’incidente
sul lavoro
I sindacati
chiedono più sicurezza ai magazzini merci dell’area industriale
28/09/2016
andrea
zanello
vercelli
Un presidio e due ore di sciopero questa mattina ai
magazzini Brendolan di Vercelli, specializzati nella logistica merci. I
lavoratori - una trentina - si sono piazzati davanti ai cancelli, nell’area
industriale, per chiedere che vangano tutelate le loro condizioni di sicurezza
sul posto di lavoro dopo un grave incidente che ha colpito un loro collega.
Lunedì infatti Abadhullah Gaye, senegalese di 47 anni, ha riportato la frattura
scomposta di entrambe le gambe. L’uomo è stato portato all’ospedale Sant’Andrea
dove è stato operato. Per lui si preannuncia un lungo calvario per tornare a
camminare. Sull’incidente indaga lo Spresal che ne deve ricostruire la
dinamica.
Da quanto riferito dai colleghi dell’uomo, dipendenti
di Alma Spa che lavora con appalto all’interno dei magazzini occupandosi della
logistica delle merci, l’uomo stava scaricando un bancale di birra con un mezzo
da un camion arrivato per le consegne. La ribalta del camion per è stata
azionata provocando lo schiacciamento delle gambe dell’uomo. «Ad azionarla è
stato l’autista del camion - raccontano i colleghi del ferito - e in quel posto
non doveva nemmeno starci. E’ come se un cliente entrasse in un bar,
scavalcasse il bancone e si facesse il caffè da solo. E intanto un collega
rischia di stare due anni senza camminare». Una giornata maledetta quella di
lunedì: poche ore prima era caduta a terra una pila di bancali, poi si era
ribaltato uno dei muletti utilizzati per il carico e scarico. Episodi che
fortunatamente non avevano avuto conseguenze gravi come invece quello che ha
portato il lavoratore senegalese, residente a Vercelli, in ospedale. Ma il
problema secondo Valter Bossoni, della Filcams Cgil, sono i ritmi a cui sono
costretti i lavoratori. «E’ una situazione schizofrenica: si chiedono consegne
sempre più veloci. I lavoratori sono a rischio perché lavorando in queste
condizioni l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Fino ad ora solo la loro
esperienza e, in alcuni casi, la loro agilità hanno scongiurato episodi gravi».
«Più di una volta sono caduti bancali», confermano i lavoratori in sciopero
davanti ai cancelli snocciolando casi di infortuni seri che hanno colpito i
colleghi negli ultimi mesi. A scioperare tra loro c’è anche il fratello di
Salvatore Giunta, l’operaio vercellese schiacciato da un camion e morto il 26
novembre 2016. «Chiediamo all’azienda di valutare la grave problematica
relativa alla sicurezza sul luogo di lavoro – spiega Valter Bossoni – I ritmi
sono frenetici, le richieste sempre più pressanti per prestazioni sempre di
corsa. Chiediamo un’organizzazione del lavoro strutturalmente diversa. Inoltre
la società in appalto deve seguire le direttive della committenza».
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