lo Slai Cobas per il sindacato di classe
coordinamento nazionale a fronte di fatti così gravi ritiene che nelle
fabbriche e nei posti di lavoro
bisogna denunciare e organizzare un
processo popolare pubblico contro questa gente e chi li spalleggia in fabbrica
sin da oggi all’Ilva Taranto la
questione è stata portata nei presidi organizzati
ma intendiamo condurre questa campagna a
fondo e con tutti i mezzi necessari
compreso una giornata nazionale di
‘sanzionamento delle sedi uil da organizzare nelle prossime settimane
Slai Cobas per il sindacato di classe
347-1102638
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A PROCESSO VERTICI UIL: "CROCIERE E GIOIELLI CON I SOLDI DEL
SINDACATO"Accuse al segretario Barbagallo e al suo predecessore Angeletti.
"I due viaggi nei mari d'Europa sono costati 16mila euro ciascuno"
Carmelo Barbagallo e Luigi Angeletti
fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2016/09/16/news/a_processo_vertici_uil_crociere_e_gioielli_con_i_soldi_del_sindacato_-147905890/
di Guseppe Scarpa
ROMA, 16 settembre 2016 - In crociera con i
soldi della Uil. È l’accusa di cui devono rispondere il segretario nazionale Carmelo Barbagallo e il suo predecessore Luigi Angeletti: i due sono infatti
imputati per concorso in appropriazione indebita con altri sei esponenti di
spicco del sindacato. Ma non è tutto, perché i pm Stefano Pesci e Paolo
Marinaro sostengono che, tra il marzo del 2010 e il maggio del 2012, i soldi
della Uil siano stati spesi anche per l’acquisto di gioielli da Swarovski per
oltre 7mila euro e un soggiorno al “California Camping Village”, in Toscana.
Con
Barbagallo e Angeletti si trovano a processo numerosi altri dirigenti della
Uil: Goffredo Patriarca, Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore
Bosco, Luigi Simeone e Ubaldo Conti.
A
inchiodarli ci sono i movimenti bancari. Che rivelano anche le curiose
motivazioni con cui le vacanze sono state contabilizzate: la causale che ha
permesso di sbloccare i 16.456 euro indispensabili per finanziare la vacanza di
Angeletti e Barbagallo dava questa indicazione: "Contributo per progetto
condiviso". Proprio così veniva spiegato, il 22 marzo del 2010, dal conto
corrente di Uil Trasporti, Uil Pensionati e Uil Pubblica amministrazione
il bonifico a favore di Costa Crociere.
Angeletti,
allora segretario nazionale, e Barbagallo al vertice del confederale Uil si sono
poi imbarcati con altri tre sindacalisti, Salvatore Bosco, Romano Bellissima e
i “rispettivi accompagnatori” — si legge nel capo d’imputazione — per la
crociera “Costa atlantica, Terra dei Vichinghi”. Ma non è l’unica vacanza che i
due segretari si sarebbero concessi a spese del sindacato.
Gli inquirenti, infatti, contestano un altro episodio.
Un viaggio con le stesse persone e modalità del precedente, del costo di 16mila
euro pagato il 27 maggio del 2011. Questa volta il gruppo si è imbarcato nella
“costa Favolosa”, una nave extralusso con cinema, casinò, spa, discoteca,
shopping center e teatro. Dal capo d’imputazione non emerge in quale delle 1508
cabine abbiano soggiornato Barbagallo, Angeletti e compagni. Non meno lussuosa
è la “Costa deliziosa”, nave in cui sono saliti a bordo altri sindacalisti Uil
per un viaggio nei mari dell’Europa del nord dal valore totale di 16mila euro.
Le accuse di spese indebite della procura contro i
vertici del sindacato guidato da Barbagallo non si fermano unicamente alle
crociere. A dicembre del 2010 sarebbe partito un altro pagamento, una sorta di
regalo di un sindacalista a favore di un collega, sempre coi soldi della Uil.
In pratica Goffredo Patriarca, all’epoca dei fatti tesoriere della sezione
trasporti, si sarebbe "appropriato della somma di 2.900 euro — emerge dal
capo d’imputazione — per pagare un soggiorno a Ubaldo Conti". La vacanza
in questione (“California camping village” a Marina di Montalto, per due
settimane ad agosto del 2010) Conti non l’avrebbe però passata da solo. Con lui
anche la madre e il nipote spesati dal sindacato.
Ma gli acquisti, forse più singolari, sono quelli
effettuati da Swarovsky. Patriarca con la carta di credito di Uil Trasporti,
sostengono i pm Pesci e Marinaro, si sarebbe concesso 4 acquisti nella nota
gioielleria. In un caso avrebbe speso 2.800 euro, in un altro 1.700, e poi
ancora 1.935 e l’ultima volta 630 euro. Acquisti non da poco, tutti effettuati
tra gennaio e settembre del 2011 e sempre nello stesso negozio a Roma. La prima
udienza del processo si è tenuta ieri di fronte al giudice Marco Genna, della
nona sezione penale del tribunale capitolino, e al pm Cinzia De Aglio.
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