comunicato del SI Cobas
"A volte vincono gli operai..." (K.Marx)
Dopo 2 anni di lotta contro tutto e tutti la Corte
d'appello del tribunale di Napoli ha decretato il reintegro dei 5 licenziati
Fiat. È un momento storico per tutta la classe operaia. Può e dev'essere
l'inizio di un grande riscatto per i lavoratori Fiat e per i metalmeccanici in
generale dopo decenni di riflusso e di sconfitte. È una grande vittoria del SI
Cobas, che ha creduto fin dal primo momento in questa battaglia in
controtendenza col pessimismo e il disfattismo che aleggiava nella quasi
interezza del movimento sulla possibilità di battere il colosso Fiat. Negli
anni Mimmo, Antonio, Massimo, Marco e Roberto hanno testardamente tenuto viva
la fiammella della resistenza operaia dentro e fuori la fabbrica: questa
resistenza ha pagato, a dispetto e alla faccia di tutti i burocrati e i servi
del padrone che li additavano come degli estremisti o dei velleitari seduto a
forma di lotta inefficaci e perdenti. Nel corso delle settimane precedenti al
processo si iniziava a percepire che il vento stava cambiando: con un lavoro
lungo e faticoso e assieme a gruppo di solidali si è riuscita a mettere in
piedi una rete di solidarietà sempre più ampia, che ha abbracciato artisti,
personalità della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni e sfociata
nell'appello per la libertà di critica: più si avvicinava il processo e più
cresceva la mobilitazione e le prese di posizione a sostegno degli operai. Mai
come in questo caso possiamo dire che la goccia ha scavato la roccia!
Marchionne è stato battuto in un’aula di tribunale:
ora si tratta di sconfiggerlo in fabbrica, e non sarà facile. Noi non ci
illudiamo: sappiamo che la Fiat cercherà con ogni mezzo, lecito ed illecito, di
aggirare la sentenza e impedire il ritorno effettivo dei 5 in fabbrica. Oggi e'
il momento di festeggiare una vittoria attesa da 2 anni, ma fin da domani ci
tocchera' rimboccarci di nuovo le maniche, come prima e piu' di prima.
Da oggi però gli operai sanno che è possibile tenere
la testa alta, anche in Fiat. Ancora una volta si dimostra che l'unica lotta
che si perde è quella che si abbandona! In ultimi, non possiamo esimerci dal
sottolineare come anche in questo caso il leader Fiom Maurizio Landini si sia coperto
di vergogna, rifiutandosi a piu' riprese di sottoscrivere un appello in difesa
di quelle stesse libertà costituzionali su cui in tanti chiamano a votare No al
prossimo referendum, appello sottoscritto invece da tanti operai Fiom.
La storia prima o poi si incaricherà di fare pulizia di questi servi del capitale travestiti da leader operai.
Noi intanto brindiamo a questa vittoria dopo mesi di stenti e di sofferenze, e ci prepariamo a sostenere quello che i nostri compagni sanno fare meglio: lottare a difesa dei diritti e del salario operaio.
La storia prima o poi si incaricherà di fare pulizia di questi servi del capitale travestiti da leader operai.
Noi intanto brindiamo a questa vittoria dopo mesi di stenti e di sofferenze, e ci prepariamo a sostenere quello che i nostri compagni sanno fare meglio: lottare a difesa dei diritti e del salario operaio.
Stavolta da DENTRO lo stabilimento Fca di Pomigliano.
Solo la lotta paga
Uniti si vince
SI COBAS
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