domenica 4 settembre 2016

3 settembre - Stami Group Bologna



lavorare senza stipendio in attesa di non lavorare più
I lavoratori sono in presidio da mesi. Nonostante gli ordinativi non manchino, l’azienda ritarda il pagamento degli stipendi “fino ad arrivare ad agosto 2015 con 4 mensilità arretrate, rimborsi 730 non erogati, fondi pensioni e contributi non versati”
L’azienda acquisita a fine 2012 dal gruppo Manacoils, usufruisce di uno stabilimento “dato in comodato d’uso gratuito dal nostro comune per 99 anni” si legge in una nota Facebook “inoltre la ditta ha avuto sgravi fiscali per 18 mesi per ognuno di noi operai”, operai in presidio ormai da mesi. L’azienda che costruisce ed esporta in tutto il mondo bobine elettriche da tempo, nonostante gli ordinativi non manchino, da quasi un anno, raccontano i lavoratori, ritarda il pagamento degli stipendi “fino ad arrivare ad agosto 2015 con quattro mensilità arretrate, rimborsi 730 non erogati, fondi pensioni integrative non versati, contributi Inps non versati”.
Sale la tensione alla Stampi Group di Monghidoro, dove i dipendenti sono in presidio permanente davanti ai cancelli da 63 giorni. L’azienda, che produce bobine elettriche ed è stata messa in liquidazione, ha avviato le procedure di licenziamento per tutti gli 84 dipendenti, nonostante ci sia una trattativa aperta con un compratore per rilevare l’azienda. Ma ad aggravare la preoccupazione dei dipendenti c’è stato stamattina il tentativo del commissario che ora guida il gruppo di portare via con dei camion del materiale dalla fabbrica. Tentativo che i lavoratori hanno bloccato. “La protesta, notte e giorno da oltre due mesi, è iniziata a causa delle difficoltà finanziarie dell’azienda (che fa parte del gruppo Mana Coils di Lodi). Dopo vari mesi senza ricevere lo stipendio i lavoratori avevano protestato una prima volta l’anno scorso, ma le difficoltà sono tornate recentemente, spingendo i lavoratori a presidiare la fabbrica, che da allora è stata chiusa dal proprietario, Elvio Turchetto.


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