domenica 6 luglio 2014

18 giugno: Al brico io si licenzia a tempo indeterminato

L'Aquila - Licenziamenti al Brico io

L’Azienda ha ieri sancito una prima fase di licenziamenti plurimi individuali per “giustificato motivo oggettivo” (ossia per motivi economici-organizzativi) manifestando un’”ingiustificata rigidità nell’adozione di strumenti che avrebbero consentito il mantenimento del livello occupazionale e una proporzionale riduzione dei costi sostenuti.”

Sembra una contraddizione in termini, ma è quanto emerge, nero su bianco, sui verbali di conciliazione di 4 ex lavoratrici e lavoratori dell’Aleandri Bricolage srl

Ma facciamo un passo indietro, lo facciamo non solo per i lavoratori licenziati, ma per quelli che restano e per i consumatori dell’Aleandri Bricolage srl, che quando entreranno al negozio troveranno ancora meno personale a servirli, ancora meno merce sugli scaffali, ancora prezzi toppo alti…

Agitando lo spauracchio della cassa integrazione, a gennaio di quest’anno l’azienda ha deciso in maniera unilaterale di applicare una riduzione orizzontale dell’orario di lavoro (R.O.L.), dilatando il tempo di lavoro su 6 giorni settimanali e concentrando il carico dello stesso. I benefici derivanti dalle ore di permesso maturate dai lavoratori sono stati assorbiti dall’azienda e la possibilità di organizzare il proprio tempo libero è diventata un sogno.

Alla richiesta di un confronto con i lavoratori e le relative O.S. nel tentativo di disciplinare questa flessibilità, l’azienda ha risposto con inspiegabile rigidità e invece di considerare la ricerca di ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti e ridurre i costi del personale, è passata direttamente alle misure repressive, con l’applicazione della flessibilità selvaggia e un primo ciclo di licenziamenti.

Non sono bastati i R.O.L. e, per ammissione aziendale in sede conciliativa, forse non basteranno neanche 4 licenziamenti a “sanare” l’azienda (o a saziarla, temiamo)! Come dire che al Brico io si licenza a tempo indeterminato.

Il rifiuto aziendale di ogni forma di ammortizzatore sociale per il recupero di un’attività che rappresenta una risorsa importante nel tessuto sociale ed economico di questo territorio, la ricetta di Aleandri Bricolage srl per “ridurre l’orario di lavoro a parità di salario”, si è rivelata di fatto una manovra decisa unilateralmente dall’azienda per scaricare sui lavoratori i costi di una crisi, non solo economica, ma democratica, di cui i lavoratori non hanno colpa.

Lo Slai Cobas per il sindacato di classe respinge con forza questa manovra, impugnerà i licenziamenti e darà battaglia affinché vengano ritirati, in quanto li consideriamo illegittimi e ingiusti

Al messaggio di speranza, lanciato da A. Aleandri come una estrema unzione alla commissione di conciliazione (“Speriamo che il mercato riparta e se riparte, i lavoratori licenziati saranno i primi ad essere riassorbiti”) rispondiamo che “La speranza è una trappola inventata dai padroni” (M. Monicelli) e invitiamo tutti i lavoratori alla lotta e alla solidarietà con gli operai licenziati

L’Aquila, 18.06.2014


Slai Cobas per il sindacato di classe, RSA: Luigia De Biasi


Nessun commento:

Posta un commento