Come sempre,
è il sindacato ad anticipare quello che il governo e i padroni vogliono, in
maniera "innovativa", cioè Cgil, Cisl e Uil sono la vera avanguardia,
e salvaguardia, dei profitti dei padroni!
A Pavia,
infatti, come riporta questo articolo di oggi de Il Sole 24 Ore, è stato
"sottoscritto un originale e innovativo patto" tra sindacati e la
Confindustria in rappresentanza delle Pmi-Piccole e Medie Imprese contro
l'assenteismo!
Il
giornalista ci ricorda che "Con la recessione non si scherza: lo sanno
bene in provincia di Pavia, territorio di grande tradizione industriale che
dopo anni di sostanziale uniformità il quadro congiunturale della Lombardia,
dal 2010 si allontana drammaticamente dalle performance regionali." E cioè
con la crisi, e comunque dal 2010 nella provincia di Pavia i padroni non fanno
più gli stessi profitti. "Ecco allora che ieri Confindustria Pavia, Cgil,
Cisl e Uil hanno sottoscritto un "Patto per una politica industriale
locale e per un territorio attrattivo" che, tra le altre cose, propone
una innovativa formula di collaborazione bilaterale tra imprese e sindacati per
combattere l'assenteismo e far crescere le ore lavorate." Ecco allora…
la "collaborazione bilaterale", che non è mai mancata in questi
ultimi 40 anni, e il "patto" che serve a far crescere le ore
lavorate! È ormai un lontano, ma molto lontano, ricordo il tempo in cui il
sindacato provava a far crescere il salario!
In questo
accordo “Ci sono dentro misure che vanno in molteplici direzioni – dalla
costituzione di un Laboratorio per le relazioni industriali territoriali e di
un Osservatorio congiunto sugli investimenti infrastrutturali, passando per la
stesura di un piano industriale di area" ma, e la cosa quasi quasi
meraviglia pure il giornalista, " … ma a colpire sono soprattutto le
prese di posizione riguardanti il lavoro. Il neo costituito
Laboratorio pavese dovrà infatti "individuare possibili linee guida e/o
strumenti" per attuale un "riposizionamento, quanto meno rispetto al
dato lombardo del totale delle ore lavorate" (nel biennio 2011/2012 la
performance della provincia è di 1.512 ore lavorate contro le 1.540 della media
regionale) e contrastare "i livelli anomali di assenze" che risultano
"tra le cause che incidono negativamente sull'organizzazione produttiva,
sull'efficienza e sulla competitività delle aziende e, di conseguenza, sulla
stessa occupazione." "In pratica..." ci spiega allegro il
giornalista "… di fronte alle anomalie si dovrà "avviare un confronto
tra le singole aziende, le rsu e le organizzazioni sindacali, per individuarne le
cause e ricercare soluzioni condivise intervenendo sui modelli organizzativi,
sui carichi e orari di lavoro, sui comportamenti individuali anche nei confronti
delle autorità preposte ritenute più opportune".
"Per il
presidente della territoriale di Confindustria Alberto Cazzani, "si tratta
di un patto innovativo, che punta a restituire competitività al territorio. Non
è più tempo di inutili liturgie e di documenti scritti in politichese". Chissà
che Pavia, con il suo Laboratorio, a questo punto non diventi un laboratorio
per tutto il Paese." Di che cosa, dunque, si dovrebbe preoccupare
Renzi?
Nessun commento:
Posta un commento