16 ottobre giornata nazionale di
mobilitazione e sciopero della logistica
GOVERNO RENZI-POLETTI E CGIL-CISL-UIL,
GIU' LE MANI DALLA LOTTA DEI FACCHINI
PROLETARI COMUNISTI, sostiene la mobilitazione dei
lavoratori del settore della logistica, che dimostrano con la loro lotta, la
necessità di ribellarsi allo sfruttamento-razzista-schiavista che tramite le
cooperative permette grossi profitti ai grandi padroni della distribuzione
sulla pelle dei lavoratori, attraverso il sistema “illegale” di appalti e subappalti
nelle logistiche.
Queste lotte, con scioperi prolungati e blocchi dei
cancelli, hanno il merito di aver
colpito nel cuore gli interessi di questa parte dei capitalisti e ottenere
anche risultati parziali, ma lo stato, governo, prefetture sono subito scesi in
campo per cercare di fermare questo movimento con vari strumenti repressivi,
limitazione dello sciopero Granarolo e campagne criminalizzanti come quella
all'Ikea che ha cercato di contrapporre chi lotta e chi vuole lavorare anche da
schiavo.
Questa reazione dei padroni e del governo ha legittimato
sempre più azioni di crumiri e polizia, come il caso della LD di Trezzo,
intimidazioni e attentati a lavoratori e ad attivisti sindacali.
Un cambio di passo che ha l'obbiettivo di buttare fuori
dalle logistiche i sindacati di base e di classe che stanno organizzando la
lotta in stretto legame con i lavoratori, e pone la necessità di indirizzare il
movimento di lotta dei lavoratori contro chi mantiene in piedi questo sistema:
il governo comitato d'affari dei padroni, in questo caso quelli delle
cooperative del ministro Poletti..
Nelle lotte i lavoratori hanno espresso spontaneamente ma
con forza il bisogno di unire le lotte delle logistiche, di allargare il fronte
della solidarietà attraverso la parola d'ordine “se colpiscono uno colpiscono
tutti”, uno spirito di classe unitario che deve avanzare nella coscienza di far
parte con tutto il movimento di un unico pugno rivoluzionario che deve
abbattere questo stato di cose marcio...tra cui il neo-schiavismo delle
cooperative.
In questo quadro strategico del fascismo padronale,
inaugurato da Marchionne-Fiat l'alternativa sarebbe gestire l'esistente, che
nella migliore condizione di rapporti di forza favorevoli equivarrebbe ha
contrattare la vendita della forza lavoro nei magazzini e questo non è certo
quello a cui aspirano i lavoratori della logistica.
UNIAMO LE LOTTE DELLA LOGISTICA
BASTA NEO-SCHIAVISMO NELLE COOPERATIVE
SCIOPERO GENERALE PER CACCIARE RENZI-POLETTI
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