Sciopero di venerdì, il
prefetto precetta i lavoratori di Atm
Fallito il tentativo di mediazione
con i sindacati, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha deciso
di imporre la moratoria sull’agitazione indetta dall’Usb
di Redazione Milano online
A dire l’ultima parola sulle possibili ricadute
milanesi dello sciopero nazionale dei trasporti indetto per di venerdì dall’Usb
è stato il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. La decisione di
precettare i lavoratori di Atm intenzionati ad aderire all’agitazione è
arrivata mercoledì pomeriggio, al termine del Comitato provinciale per l’ordine
e la sicurezza. Ad auspicare l’intervento del prefetto era stato lo stesso
sindaco: «È chiaro che quando c’è uno sciopero durante un evento come Expo —
aveva ribadito Giuliano Pisapia — c’è preoccupazione, anche se la maggior parte
delle sigle sindacali non aderisce». Prima di arrivare all’extrema ratio,
ieri il prefetto aveva tentato la carta della mediazione. Con esito negativo.
L’Usb si era rifiutata, infatti, di fare un passo indietro. «Il provvedimento
di precettazione — ha chiarito in un comunicato la Prefettura — si è reso
necessario per evitare disagi alla mobilità della cittadinanza, in una giornata
che peraltro risulta particolarmente sensibile per l’affluenza di visitatori
all’Expo». È probabile che sulla scelta abbia influito la mobilitazione
proclamata da un’altra formazione di base, la Cub, lo scorso 28 aprile: a
incrociare le braccia era stato circa il 70 per cento dei dipendenti di MM.
Pesanti le ripercussioni sulla mobilità, con la città letteralmente
paralizzata. Il veto sullo sciopero di venerdì, tuttavia, non è un caso
isolato: anche durante il Salone del Mobile si era deciso per la precettazione.
E però, e fanno notare i sindacati, con Expo la moratoria si limiterebbe a un arco
tempo ridotto, ma potrebbe durare sei mesi. Linea che — obiettano i
rappresentanti sindacali — si sarebbe dovuta concordare prima. Chiuso il
braccio di ferro, resta il malumore: per le attese, disilluse, sull’Esposizione
Universale, ma non solo. Tra i temi più controversi, il mancato rinnovo del
contratto nazionale, in ritardo di otto anni, e il Jobs Act.
13 maggio
2015 | 20:39
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