giovedì 14 maggio 2015

14 maggio - Con la scusa di EXPO, il Prefetto (Tronca) e il Sindaco (Pisapia) attaccano il Diritto di Sciopero



Sciopero di venerdì, il prefetto precetta i lavoratori di Atm
Fallito il tentativo di mediazione con i sindacati, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha deciso di imporre la moratoria sull’agitazione indetta dall’Usb
di Redazione Milano online
A dire l’ultima parola sulle possibili ricadute milanesi dello sciopero nazionale dei trasporti indetto per di venerdì dall’Usb è stato il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. La decisione di precettare i lavoratori di Atm intenzionati ad aderire all’agitazione è arrivata mercoledì pomeriggio, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Ad auspicare l’intervento del prefetto era stato lo stesso sindaco: «È chiaro che quando c’è uno sciopero durante un evento come Expo — aveva ribadito Giuliano Pisapia — c’è preoccupazione, anche se la maggior parte delle sigle sindacali non aderisce». Prima di arrivare all’extrema ratio, ieri il prefetto aveva tentato la carta della mediazione. Con esito negativo. L’Usb si era rifiutata, infatti, di fare un passo indietro. «Il provvedimento di precettazione — ha chiarito in un comunicato la Prefettura — si è reso necessario per evitare disagi alla mobilità della cittadinanza, in una giornata che peraltro risulta particolarmente sensibile per l’affluenza di visitatori all’Expo». È probabile che sulla scelta abbia influito la mobilitazione proclamata da un’altra formazione di base, la Cub, lo scorso 28 aprile: a incrociare le braccia era stato circa il 70 per cento dei dipendenti di MM. Pesanti le ripercussioni sulla mobilità, con la città letteralmente paralizzata. Il veto sullo sciopero di venerdì, tuttavia, non è un caso isolato: anche durante il Salone del Mobile si era deciso per la precettazione. E però, e fanno notare i sindacati, con Expo la moratoria si limiterebbe a un arco tempo ridotto, ma potrebbe durare sei mesi. Linea che — obiettano i rappresentanti sindacali — si sarebbe dovuta concordare prima. Chiuso il braccio di ferro, resta il malumore: per le attese, disilluse, sull’Esposizione Universale, ma non solo. Tra i temi più controversi, il mancato rinnovo del contratto nazionale, in ritardo di otto anni, e il Jobs Act.
13 maggio 2015 | 20:39
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