Durante l’incontro mensile di programmazione
produttiva tenutosi ieri mattina tra rsu e direzione aziendale, ci è stato
comunicata la decisione di richiamare lavoratori in pensione ormai da anni per
riparare i numerosi trattori incompleti presenti oggi. Di fronte a una notizia
di questo genere, siamo rimasti allibiti in quanto pensare di risolvere un
problema come quello delle riparazioni riesumando ex lavoratori Same è
semplicemente ridicolo dal punto di vista organizzativo e sbagliato da quello
sociale, punto di cui Same si è sempre vantata di essere all’avanguardia. Oggi
in Italia la piaga della disoccupazione, nonostante le notizie da campagna
elettorale del governo, non accenna a diminuire e questo provvedimento, seppur
limitato nel tempo, assume connotati ancor più gravi. Dopo aver espresso la
nostra più assoluta contrarietà a questa decisione, la Rsu Fiom Same ha deciso
di proclamare un’assemblea in sciopero per spiegare ai lavoratori le proprie
ragioni. Assemblea che si è tenuta proprio nel reparto di destinazione dei
pensionati-lavoratori. Sciopero molto partecipato e sentito dai lavoratori,
molti dei quali hanno figli o fratelli disoccupati. Con il Jobs Act le aziende
hanno ottenuto di tutto dal governo a scapito dei lavoratori e dei loro
diritti. Hanno sgravi sulle assunzioni, possono ricattare precari come e quando
vogliono, non c’è più il reintegro nei licenziamenti, ma quanto è accaduto ieri
rafforza la tesi che i padroni non ne hanno mai abbastanza. Nel nostro piccolo
proveremo sempre a contrastare questi comportamenti, ma occorrerebbe una
strategia a livello nazionale per arginare la deriva a cui siamo indirizzati.
RSU FIOM Same
Treviglio BG
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