sabato 30 maggio 2015

30 maggio - Alla SAME di Treviglio col Jobs Act l'azienda nega il lavoro ai giovani






Durante l’incontro mensile di programmazione produttiva tenutosi ieri mattina tra rsu e direzione aziendale, ci è stato comunicata la decisione di richiamare lavoratori in pensione ormai da anni per riparare i numerosi trattori incompleti presenti oggi. Di fronte a una notizia di questo genere, siamo rimasti allibiti in quanto pensare di risolvere un problema come quello delle riparazioni riesumando ex lavoratori Same è semplicemente ridicolo dal punto di vista organizzativo e sbagliato da quello sociale, punto di cui Same si è sempre vantata di essere all’avanguardia. Oggi in Italia la piaga della disoccupazione, nonostante le notizie da campagna elettorale del governo, non accenna a diminuire e questo provvedimento, seppur limitato nel tempo, assume connotati ancor più gravi. Dopo aver espresso la nostra più assoluta contrarietà a questa decisione, la Rsu Fiom Same ha deciso di proclamare un’assemblea in sciopero per spiegare ai lavoratori le proprie ragioni. Assemblea che si è tenuta proprio nel reparto di destinazione dei pensionati-lavoratori. Sciopero molto partecipato e sentito dai lavoratori, molti dei quali hanno figli o fratelli disoccupati. Con il Jobs Act le aziende hanno ottenuto di tutto dal governo a scapito dei lavoratori e dei loro diritti. Hanno sgravi sulle assunzioni, possono ricattare precari come e quando vogliono, non c’è più il reintegro nei licenziamenti, ma quanto è accaduto ieri rafforza la tesi che i padroni non ne hanno mai abbastanza. Nel nostro piccolo proveremo sempre a contrastare questi comportamenti, ma occorrerebbe una strategia a livello nazionale per arginare la deriva a cui siamo indirizzati.
RSU FIOM Same Treviglio BG


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