I vostri compagni uccisi
dall'amianto! I nostri familiari
bruciati dal fuoco!
Sono passati 6 anni dal disastro ferroviario di
Viareggio del 29 giugno 2009. Una strage che ha provocato 32 vittime, feriti
gravi e gravissimi e la distruzione di case ed edifici situati in via Amilcare
Ponchielli, la piccola strada che costeggia la ferrovia. Siamo familiari delle
Vittime, ferrovieri, cittadini di Viareggio. Siamo qui per invitarvi alla
manifestazione del 29 giugno a Viareggio. La manifestazione del 29
luglio 2009, ad un mese dalla strage, si apriva con lo striscione “Organizzarsi
e mobilitarsi per la sicurezza e la salute”. Non abbiamo cambiato idea:
senza lotta per i lavoratori e le lavoratrici non c’è alcuna possibilità di
avanzamento. E’ questo l'insegnamento che viene dal movimento operaio e
popolare di ogni parte del mondo. E' anche l’insegnamento che abbiamo tratto
dalla nostra esperienza in questi 6 anni. La strage di Viareggio si è scatenata
in 38 secondi, producendo morte, ustioni indelebili e distruzione. Per noi il
killer è stato il fuoco. Il killer che uccide nella vostra fabbrica si chiama
amianto e uccide anche a distanza di anni. Si può, inoltre, morire in altri
modi e in tempi diversi, immediatamente o dopo giorni o mesi d'agonia. Ma per
tutti il mandante è unico. E’ questo sistema i cui profitti, evidentemente,
valgono più di 100, 1.000, 10.000 persone e delle loro famiglie. Questo
confermano le sentenze di assoluzione o prescrizione per padroni e manager
della Thyssen, dell’Eternit, della Marlane, e quelle che riguardano la Breda. Questa
“giustizia” rasserena molto chi, come il presidente della Thyssen krupp,
all’indomani della sentenza storica di 1° grado che condannava per
omicidio volontario l’Ad Espenhahn, si chiedeva quale sarebbe stata la
conseguente giurisprudenza in tema di sicurezza sul lavoro: “Noi restiamo in
Italia, ma dopo la situazione venutasi a creare con il verdetto di Torino, sarà
difficile lavorare da voi”. Ma non basta. Vogliono e ottengono una
protezione a 360 gradi, quella che serve sul mercato globale. Come la
protezione assicurata all’ex Ad di Ferrovie Moretti, primo imputato nella
strage ferroviaria di Viareggio, rinominato AD di ferrovie dal governo
Berlusconi ad un anno dalla strage, rinominato dal governo Letta a pochi giorni
dal rinvio a giudizio, promosso Ad di Finmeccanica dal governo Renzi. Lo stesso
che definì la strage ferroviaria di Viareggio uno “spiacevole episodio” e che
minacciò di andarsene se il governo gli avesse ridotto lo stipendio. Ed è stato
assecondato, dagli 873.000 mila euro in Fs è passato ad un milione e 400 mila
in Finmeccanica. E al suo posto ha preteso che fosse nominato il suo braccio
destro, Michele Elia, pure lui rinviato a giudizio. Perché lo Stato li assolve
e li protegge? Moretti è arrivato a Finmeccanica sull’onda, a 300 all’ora, del
Frecciarossa. I morti non contano. De Gennaro (altro che dimissioni!) era capo
della polizia e responsabile durante il G-8 a Genova. E' la sua lunga carriera
che lo fa stimare all'estero. La “macelleria messicana” alla Diaz conta,
eccome. Fare a meno di loro significa rischiare di uscire dalla scena
economico-politica internazionale. Questo è il mercato, dove si compra e si
vende. Nel vostro caso, della Breda, siete stati venduti per rafforzare i
settori di business di Finmeccanica legati all’Hi-Tech Aerospaziale, Difesa e
Sicurezza. Settori stimati in salita da 445 miliardi di dollari del 2014 a 550
nel 2019 e a 630 nel 2023. Per i lavoratori, fra l’acquisto di un padrone e la
vendita a un altro, c’è sempre sfruttamento, repressione, esuberi,
licenziamenti, malattie, incidenti sul lavoro. In questi anni, e continueremo a
farlo, abbiamo ricordato a tutti cosa è accaduto a Viareggio e come e perché è
accaduto. Non per chiuderci nella nostra particolare tragedia ma per aprirci e
unirci. Anche a voi. Cominciando dal prossimo 29 giugno.
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