venerdì 15 maggio 2015

15 maggio - Processo Ilva, il 28 maggio gli avvocati di Riva chiederanno il Patteggiamento. Lo Slai Cobas sc scrive ai PM per evitare questa ingiustizia



28 MAGGIO - PROCESSO ILVA - parlano gli avvocati di Riva e delle società
Parleranno gli avvocati di Nicola Riva, tuttora non estradato dalla bella vita di Londra, l'avvocato di Riva fire, gli avvocati per l'Ilva in amministrazione straordinaria.
Per quest'ultima, per cui i commissari straordinari hanno chiesto il patteggiamento, lo Slai cobas ha presentato una lettera aperta ai PM:

SLAI Cobas
per il sindacato di classe
Sede: Taranto v. Rintone, 22 telefax 099/4792086 – 347/5301704 – C.F. 90177580736 - e mail: slaicobasta@gmail.com

Al Procuratore Franco Sebastio
Al Procuratore aggiunto Pietro Argentino
Ai PM Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani, Raffaele Graziano


OGGETTO: patteggiamento dei commissari straordinari Gnudi-Carruba-Laghi per l'Ilva. 
 
La scrivente O.S. Slai cobas per il sindacato di classe, parte civile al processo Ilva, a nome delle parti civili di operai, lavoratori, cittadini, che rappresenta, chiede alle SS.LL di non concedere l'assenso alla richiesta di patteggiamento dell'Ilva, in quanto nessuna reale giustizia vi sarebbe, nè risarcimenti per le parti civili.
Se passasse questa richiesta l'Ilva uscirebbe dal processo solo con una sanzione di 3 milioni di euro; soldi che, essendo ora l'azienda sotto amministrazione dello Stato, dovrebbero essere pagati dallo Stato e quindi di fatto da noi contribuenti; fermo restando che comunque andrebbero nel passivo fallimentare per essere recuperati chissà quando.
Non un solo centesimo verrebbe destinato al risarcimento del danno delle parti civili.
Pur prevedendo poi una misura interdittiva, ci troveremmo di fronte alla contraddizione che gli stessi commissari condannati verrebbero nominati commissari giudiziali e continuerebbero a dirigere lo stabilimento.
Il patteggiamento non permetterebbe un approfondito accertamento della responsabilità dell'Ilva sull'inquinamento, malattie e morti, con relativa adeguata condanna. Quindi, il patteggiamento, a nostro parere, più che un'ammissione di colpa, come è stato detto, sarebbe un modo per l'Ilva di liberarsi del processo.
Temiamo che in questo modo il processo, dopo la esclusione già avvenuta delle 3 società dai risarcimenti, verrebbe ulteriormente svuotato. E diventerebbe un processo solo per le colpe individuali e non al "sistema Ilva", vera causa dei disastri dentro e fuori la fabbrica.
Noi chiediamo, che questo processo dia giustizia e verità ai tanti operai, lavoratori, cittadini.
E la prima giustizia è che sul banco degli imputati continuino a restare l'Ilva e le altre società che coscientemente hanno messo il profitto della produzione sopra la salute e la vita della popolazione.

Conoscendo la Vostra sensibilità e rigore giudiziario, attendiamo fiduciosi.

per SLAI COBAS per il sindacato di classe
per le parti civili
Calderazzi Margherita

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