che c’è di vero – chi sono i padroni indiani per cui
governo-commissari Ilva- parte dei sindacalisti stanno lavorando?
che succede nelle fabbriche indiane- che succede in India che
succederà in Italia e all’Ilva e ci interessa direttamente?
ne parliamo alla sede Slai Cobas via Rintone 22 martedi 19 e martedi 26
maggio ore 17.30
costruiamo una iniziativa di informazione-controinformazione operaia alla
fabbrica e in città per giugno
con un compagno che è stato recentemente in India, anche per la questione Ilva
Ilva, rispunta il nome di ArcelorMittal per
l’acquisizione
Si è
conclusa la due giorni della delegazione della Fiom-Cgil al Parlamento Europeo
per discutere con alcuni eurodeputati dello sviluppo di un'industria europea
sostenibile dei metalli comuni. Il socialista Edouard Martin ha rilasciato
delle importanti dichiarazioni in merito all'interessamento di Arcelor Mittal
all'acquisizione dello stabilimento siderurgico di Taranto. “Il
primo appuntamento - riferisce la Fiom-Cgil - è stato un incontro con gli
eurodeputati, i quali hanno ricevuto ed ascoltato il sindacato per presentare
l'attuale situazione sullo stabilimento Ilva di Taranto. Il relatore della
commissione ITRE ha sostenuto che, al netto delle posizioni contrastanti, una
politica industriale europea deve essere possibile e che l'impianto siderurgico
tarantino possiede tutte le carte per poter essere competitivo sul mercato ma a
patto che vengano rispettate le norme ambientali necessarie”. L'obiettivo che,
infatti, il Parlamento Europeo si dà per il 2020 è quello di ridurre in modo
significativo le emissioni, e in questa ottica l'Europa deve incitare l'Italia
perché venga ambientalizzato l'impianto attraverso anche investimenti da parte
della BEI (Banca europea per gli investimenti).
La
delegazione FIOM-CGIL di Taranto formata da Giuseppe Romano, segreteria
provinciale, e Francesco Brigati, RSU Ilva, ha espresso forte preoccupazione in
merito alla situazione dello stabilimento siderurgico dal punto di vista
occupazionale, produttivo, sanitario e ambientale. A Taranto, per evitare sia
la perdita dei posti di lavoro diretti, determinata dall'eventuale chiusura,
sia dei posti indiretti, già fortemente ridimensionati a causa dei ritardi e
dei mancati investimenti, serve intervenire tempestivamente poiché ad oggi, i
ritardi accumulati hanno influenzato negativamente l'assetto produttivo e anche
l'applicazione delle prescrizioni previste dall'autorizzazione integrata
ambientale. Emerge, infatti, dal documento di lavoro che dal 2008 nell'UE sono
state soppresse capacità produttive nel settore siderurgico per più di 40
milioni di tonnellate con perdita di oltre 60000 posti di lavoro diretti e più
di 100000 posti derivanti dall'indotto. Edouard Martin ha focalizzato il suo
intervento sulle pratiche di concorrenza fra operatori extracomunitari ma la
FIOM-CGIL ha ribadito durante l'incontro la necessità di adottare politiche che
dovranno evitare la concorrenza sleale anche fra operatori comunitari, sia in
modo che non ci sia una pressione al ribasso sui salari dei lavoratori e sia in
modo che vengano rispettate le norme per la protezione ambientale. Questa
posizione è anche sostenuta da Eleonora Forenza e dagli altri membri del
GUE/NGL, i quali hanno annunciato un'ispezione della commissione ambientale
ENVI allo stabilimento Ilva di Taranto con la presenza di E. Martin della
commissione ITRE. La FIOM-CGIL ha richiesto e ottenuto che la commissione ENVI
incontri i sindacati in occasione dell'ispezione che avverrà a novembre. Il
secondo appuntamento ha riguardato la partecipazione, questa mattina 6 maggio,
della delegazione in commissione ITRE al termine della quale l'eurodeputato ha
rilasciato delle importanti dichiarazioni in merito all'interessamento di
Arcelor Mittal all'acquisizione dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Martin dichiara infatti che il gruppo franco-indiano ha incaricato il direttore
generale H.P. Orsoni di seguire direttamente gli sviluppi della vicenda Ilva
con frequenti visite in loco. “Riteniamo l'incontro costruttivo - concludono i
rappresentanti dei lavoratori - consapevoli del fatto che la vertenza Ilva è
ben lontana dal risolversi. Pertanto la FIOM-CGIL continuerà a battersi e a sollecitare
le istituzioni a tutti i livelli per una risoluzione che coniughi lavoro e
salute”. (Cosmopolismedia)
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