Questa mattina si è svolto lo sciopero di 4 ore per il
personale tecnico-amministrativo e bibliotecario dell’Università di Bergamo. Lo
sciopero è la
continuazione di un percorso cominciato con lo stato di agitazione per avere un
riconoscimento economico per ora negato dall’amministrazione.
Lo sciopero è la logica conseguenza del fatto che
viste le distanze tra le due parti come RSU e OO.SS FLC-CGIL e CUB-SUR abbiamo,
come previsto dalla legge, richiesto l’intervento del Prefetto che deve
convocare le parti entro 5 giorni.
Di giorni ne sono passati 20 ormai e non comprendiamo come mai il Prefetto non ci convochi, mentre comprendiamo che il Rettore Remo Morzenti Pellegrini e il Direttore Generale Giuseppe Giovanelli non hanno intenzione di trovare una soluzione alla vertenza o meglio l’unica soluzione è l’accettazione totale da parte dei lavoratori delle loro proposte.
Tutto ciò è inaccettabile e l’hanno dimostrato oggi i lavoratori aderendo in maggioranza allo sciopero (i dati reali non ci sono ma l’adesione pare intorno al 60-70%). Un bel gruppo di lavoratori ha inscenato un presidio comunicativo nel cortile della sede di Caniana e poi si è spostato per far conoscere le ragioni della nostra protesta sia ai lavoratori del Comune di Bergamo che della Provincia che sono più o meno nelle nostre condizioni economiche. I lavoratori della Provincia vivono inoltre una situazione di difficoltà maggiore in quanto dovrebbero essere agevolati nelle mobilità verso altri enti e l’Università potrebbe essere uno di questi. La protesta si è poi spostata nelle sedi di S.Agostino e Salvecchio dove ha sede il Rettorato e dove è stato chiesto al Rettore in modo simbolico, in quanto non si è mostrato, di riprendere le trattative. Comunque sia non ci fermiamo e martedì prossimo 17/11 ci sarà una nuova assemblea per decidere insieme come continuare.
Di giorni ne sono passati 20 ormai e non comprendiamo come mai il Prefetto non ci convochi, mentre comprendiamo che il Rettore Remo Morzenti Pellegrini e il Direttore Generale Giuseppe Giovanelli non hanno intenzione di trovare una soluzione alla vertenza o meglio l’unica soluzione è l’accettazione totale da parte dei lavoratori delle loro proposte.
Tutto ciò è inaccettabile e l’hanno dimostrato oggi i lavoratori aderendo in maggioranza allo sciopero (i dati reali non ci sono ma l’adesione pare intorno al 60-70%). Un bel gruppo di lavoratori ha inscenato un presidio comunicativo nel cortile della sede di Caniana e poi si è spostato per far conoscere le ragioni della nostra protesta sia ai lavoratori del Comune di Bergamo che della Provincia che sono più o meno nelle nostre condizioni economiche. I lavoratori della Provincia vivono inoltre una situazione di difficoltà maggiore in quanto dovrebbero essere agevolati nelle mobilità verso altri enti e l’Università potrebbe essere uno di questi. La protesta si è poi spostata nelle sedi di S.Agostino e Salvecchio dove ha sede il Rettorato e dove è stato chiesto al Rettore in modo simbolico, in quanto non si è mostrato, di riprendere le trattative. Comunque sia non ci fermiamo e martedì prossimo 17/11 ci sarà una nuova assemblea per decidere insieme come continuare.
Lo scatto di dignità questa mattina c’è stato e
continuerà
Rsu Ateneo
Per contatti: Davide Cremaschi 349/8675022
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